Su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Franco Ordine, giornalista:
“Gattuso? Io parto da questo presupposto. Di solito uno dei capi saldi della conduzione calcistica, un allenatore deve essere esonerato quando si toccano con mano due elementi: !) uno che non ha più in pugno la squadra e 2) il calcio che lui professa non viene recepito. Esempio quest’ultimo con Giampaolo un anno fa. Nel caso del Napoli credo che non ci siano queste condizioni perché è certificato dal fatto che questa squadra abbia alti e bassi. Non è pensabile che quando ha alti non sia merito di nessuno e quando ha bassi sia solo colpa dell’allenatore. C’è sempre lo stesso allenatore, secondo me c’è dell’altro. Secondo me c’è dell’altro dal punto di vista della maturità: abitudine a stare sul pezzo 24 ore al giorno. Questi sono i peccati mortali di questa squadra. È vero Gattuso non ha grande esperienza, ma gli anni sulla panchina sono tanti. Non è pensabile che possa commettere gli stessi errori di un neo-patentato come può essere considerati tanti. Credo che i problemi siano altri: come vive l’ambiente e come si pone l’ambiente. Aggiungo che non si può mettere sul conto di Rino Gattuso, l’errore dal dischetto di Insigne in Supercoppa. Ho l’impressione che da lì sorgano tutta l’insoddisfazione di De Laurentiis, del pubblico e anche dei critici. Gattuso si farà da parte? No secondo me non si farà da parte. Non riscontro fondo di verità in questo senso: Gattuso cambia disposizione tattica quando gli arrivano Osimhen e Bakayoko. A quel punto avendo quei giocatori, dice “ho davanti un’artiglieria, l’unica cosa che posso fare è sfruttarla” cambiando lo schieramento. Poi le vicende della stagione lo portano a perdere Osimhen, lui resta vincolato a quel modulo. Credo che da questo punto di vista, non ci siano le condizioni perché possa andare via. Gattuso non attacca la squadra, il punto è la maturità dell’ambiente complessivo a reggere come sistema nervoso e come sistema fisica una stagione in cui si gioca ogni tre giorni. Vi suggerisco perché questa squadra non funziona nemmeno con chi ha esperienza come Ancelotti. Vi ripropongo una frase di Kennedy: “forse è il momento di chiedersi non quello che lo stato può fare per me, ma quello che io posso fare per il mio paese”. Il Napoli deve chiedersi cosa squadra, ambiente e società possono fare per il Napoli stesso”.