“Napoli in crisi? Io credo che ad oggi l’ambiente si sia un po’ guastato. Gattuso non può essere attaccato per due partite sbagliate, magari figlie di errori individuali dei suoi ragazzi e non per colpa sua – queste le parole di Gianluca Atzori, ex allenatore, fra le tante, di Spezia e Parma, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Una tirata di orecchie andrebbe fatta ai calciatori: alcuni gol presi dal Napoli non rispecchiano il valore della rosa. Se il gruppo avesse il 10% della cazzimma del suo mister, sarebbe quasi impossibile battere il Napoli. Per me Rino ha pochissime responsabilità per quello che sta succedendo, bensì, lo ripeto, andrebbe fatta una tirata di orecchie ai calciatori. Credo sia una questione di mentalità: se oggi vuoi rappresentare il Napoli, non puoi avere dei buchi assurdi come quelli visti contro il Verona. Stiamo parlando di Napoli, dove ha giocato il calciatore più grande di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. Quindi anche solo per quello dovrebbero scendere in campo con un’altra intensità. Se alcuni calciatori non giocano da Napoli è bene che vadano altrove. La mentalità viene data dal club, così come fa la Juventus. Sei nella Juve? Devi vincere. E così dovrebbe essere anche a Napoli. De Laurentiis paga profumatamente i suoi calciatori, quindi è giusto che pretenda il massimo. È giusto che si arrabbi dopo prestazioni come quella di Verona. La Mentalità la dà il club. Il presidente dovrebbe intervenire solo per dare ancora più forza al mister e far capire alla rosa che la posizione di Rino è salda sulla panchina azzurra. I calciatori capiscono se il mister è in discussione o meno, e questo può delegittimare la posizione del mister nei confronti del gruppo, provocando un calo di tensione. Dove può arrivare il Napoli? La Coppa Italia è una competizione importante e se la giocherà, ma credo che per lo Scudetto sia un po’ difficile. I risultati sono troppo altalenanti e Inter, Juve, Milan ed Atalanta sono più attrezzate. Trovare un difetto alla rosa del Napoli è difficile, manca solo la mentalità e quella purtroppo non si compra. L’ambizione di vincere deve essere fondamentale. Modulo? Non cambia molto tra il 4-3-3 ed il 4-2-3-1. Dipende sempre dall’interpretazione dei calciatori: se non si dà il 100% in campo e non ci si adatta ai vari momenti della gara, il modulo non serve a nulla. Serve assolutamente più testa che modulo. Giuntoli? Ha fatto delle cose eccezionali a Napoli, ma anche prima a Carpi. Piuttosto, De Laurentiis non mi sembra più quel presidente cazzuto di una volta. In passato era anche molto invadente ed esigente, mentre oggi sembra che abbia mollato un po’ la presa. Un ricordo di Gattuso, compagno di squadra a Perugia? In un match di allenamento tra la prima squadra, dove giocavo io, e la primavera, dove giocava lui, in una sola azione riuscì ad abbattere ben tre titolari, entrando a gamba testa su tutti e tre. La sua grinta e voglia di arrivare lo ha portato sul tetto del mondo nel 2006”.