Paolo Condò: “Se il Napoli la smettesse di essere di cattivo umore…”

Campionato ancora estremamente aperto per Paolo Condò. L’annata particolare non poteva che portare ad una evoluzione particolare del torneo di serie A. Una stagione ancora tutta da decidere, con molte variabili e dove, nonostante tutto, il Napoli può ancora dire la sua. Se smette di essere sempre di cattivo umore. Su La Repubblica si legge: “Questo è il campionato a venti squadre numero 17, ed era capitato solo tre volte che la squadra in testa al giro di boa avesse raccolto meno dei 43 punti con i quali il Milan si è laureato campione d’inverno. È un dato importante, descrive con i numeri — 5 squadre spendibili nel discorso scudetto, con una chance di rientro per il Napoli se vincesse il recupero e molto rispetto per la Lazio che è distante, ma sta volando — un equilibrio basato sull’imprevedibilità. Del resto, quali certezze potrebbero mai esserci in un campionato che si giocherà senza pubblico dall’inizio alla fine? In cui la regola delle cinque sostituzioni ha trasformato le partite in due semi-gare, la prima da 70 minuti e la seconda da 25? Con vagonate di giocatori positivi al tampone, oppure falsi positivi, o magari falsi negativi, e stiamo parlando al lordo delle furbate di cui tutti accusano tutti?”. Nello specifico sugli azzurri aggiunge: ““Ieri il Napoli non ha raddoppiato e nella ripresa non ha saputo gestire. Non è un caso. È l’entusiasmo da tempo smarrito in un ambiente sempre di cattivo umore“.

 

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