L’annata particolare, la serie di infortuni, un ambiente da sempre un po’ complicato che vive il calcio in maniera quasi ossessiva, il Napoli di Gattuso ha di certo delle attenuanti, ma un’analisi del momento e delle responsabilità è d’obbligo. E anche il tecnico azzurro ne ha di sue. Antonio Corbo su Repubblica parla del carattere di Gattuso. Qualcosa che, pur essendo stato un vantaggio da calciatore, potrebbe rivelarsi un limite da allenatore:
“Nel suo carattere forte Gattuso ha il segreto di una splendida carriera. Ventidue anni fa la canzone era dedicata all’interista Lele Oriali, ma ascoltando Ligabue si attribuiva anche al milanista Gattuso quella “vita da mediano”, la metafora dell’italiano migliore. Ambizioso nell’umiltà, tenace nella fatica, onesto nel coraggio. Doti che conserva da allenatore, ma oggi trovano un limite: l’ex Ringhio è ancora molto caparbio per rivedere le sue idee, troppo emotivo per uscire dagli errori. A Verona non solo perde la squadra, ma un sistema di gioco. Il Napoli da qualche tempo non ha la forza né gli elementi per sostenerlo. Che ritenesse corretto il piano tattico, era plausibile. La partita purtroppo dimostra il contrario”