Attraverso il canale Instagram di Taca La Marca è stata intervistata il portiere della Riozzese Como Federica Russo sul momento della squadra lombarda e sulla serie A femminile.
Sfida con il Perugia – Ci siamo preparate bene e abbiamo lavorato tanto tutta la settimana per affrontare questa partita che non è semplice come sembra. Non bisogna sottovalutare l’avversario solo perché in bassa classifica, anzi, sono proprio le partite più difficili queste.
Tante occasioni – Per quanto riguarda la partita precedente con il Vicenza, ci sono quelle gare in cui il pallone proprio non vuole entrare, dovremmo essere più ciniche sotto porta e provare un po’ di più a calciare. Sicuramente è un aspetto da migliorare, bisogna accompagnare l’azione il più possibile, non limitandosi ai due attaccanti, più giocatori partecipano all’azione più possibilità ci sono di segnare.
Campionato aperto – Questo campionato è ancora tutto da giocare, vuoi per le sfide in meno che ci sono state per via del Covid che devono essere recuperate, come nel caso della Lazio che su 13 partite ne ha giocate 10, non possiamo dunque fare affidamento a questa attuale classifica. Ad oggi siamo seconde ma ci sono tanti recuperi da fare, tutto è aperto, c’è tutto un girone di ritorno da giocare più i recuperi. Ad oggi, essendo seconde con 24 punti non possiamo dire di stare facendo male.
Mister – Sia Mister Pablo Vergifker che Mister Daniel Stremiz (all. in seconda) sono due ottime persone che ogni settimana ci invogliano a fare il meglio possibile e a cercare di portare sempre a casa il risultato è dare il massimo in ogni partita.
Un presidente tifoso – Il presidente (Verga ndr) è un’ottima persona oltre che un ottimo presidente, si vede che ci tiene alla squadra e a noi ragazze. Quando non riusciamo a portare a casa il risultato, il pensiero va spesso a lui che è il nostro primo tifoso, se potesse scenderebbe in campo anche lui con noi. Veramente è un ottimo presidente e ci fa sentire attaccate alla maglia, per la quale vorrei dare tutto.
Il gruppo – Il gruppo è fondamentale, a livello di rosa siamo di età non giovanissima quindi vuol dire che c’è più esperienza, ci sono calciatrici come Michela (Franco ndr), Vivirito, Rizzon, il capitano. Nel nostro piccolo cerchiamo di invogliare le più giovani a dare sempre il massimo mentre al contrario loro ci invogliano a correre tanto.
Prima vittoria per Napoli Ladies – Sono molto contenta per loro, ho visto la partita, hanno giocato molto bene e si meritavano i 3 punti assolutamente perché erano un po’ di partite che sfioravano sempre la vittoria poi capitava sempre qualche episodio per cui non portassero a casa il risultato. Sono molto contenta per loro, c’è tutto un ritorno da giocare e spero potranno fare più punti rispetto all’andata, se lo meritano.
Lotta al vertice in A – Quest’anno se la giocano il Milan e la Juventus, quest’ultima ha un progetto dietro non indifferente, giocandoci so cosa vuol dire portare a casa il risultato ogni domenica e vincere più partite possibili. È un bel campionato perché anche il Milan è una buona squadra, bisogna vedere alla fine chi delle due la spunterà.
Rita Guarino – Sicuramente Rita (Guarino ndr) mi ha dato quel qualcosa in più (tra tutti gli allenatori ndr), la conoscevo già prima ancora di andare alla Juventus e se mi sono appassionata al calcio è stato anche grazie a lei, conoscendola già prima come persona. Per me averla come Mister è stata una fortuna e mi è piaciuto.
Nazionale – Quello che hanno fatto le ragazze al mondiale è stata un’impresa ed ha inciso molto la forza del gruppo, erano affiatatissime. Spero che il loro percorso anche verso gli Europei possa seguire nel miglior modo possibile. Ormai noi italiani ci siamo appassionati alle azzurre e vogliamo che ci facciano ancora divertire.
Giuliani – Il percorso di Laura Giuliani in nazionale è un percorso importantissimo, è un grandissimo portiere, da quando è arrivata alla Juventus è ancora migliorata. Difficile non farla giocare perché dà fiducia, con i piedi è brava, nelle uscite idem. Ho imparato tanto da lei lì in Juventus come da tutte le altre compagne di squadra, è un perno fondamentale sia per la Juventus che per la Nazionale.
Amicizia – Sono rimasta sicuramente legata a tutte le ex compagne, cito Barbara (Bonansea ndr) che è un’amica e conosco già da un bel po’ di anni, ci sentiamo sempre.
Idolo – Buffon (sorride ndr). Eredi? Donnarumma è forte, partiamo da questo presupposto, ma non mi fa impazzire, ciò non toglie possa essere in futuro un buon vice Buffon. Meret lo preferisco, mi piace tantissimo.
Parata del cuore – In una partita di quest’anno con il Cittadella, che abbiamo poi vinto, c’è stato nel secondo tempo un colpo di testa, noi eravamo in parità, sono riuscita a fare questa bella parata indietro mettendo la palla sopra la traversa e poi da quel momento è scaturita poi l’azione che ha determinato il gol del vantaggio. Arrivavo da un periodo non troppo facile e quella parata mi ha dato più motivazione.
Il sostegno delle compagne – Quando ero al Toro ed ero molto piccola, avevo 18 anni, una compagna che mi spronava molto era Marta Carissimi, mi ha aiutata tanto e mi è servito. Negli anni ho sempre avuto compagne che hanno creduto in me mi hanno sempre detto una parola di conforto nei momenti no invitandomi a credere in me stessa. In quello sono stata molto fortunata.
Cambiamento – Certo che qualcosa è cambiato rispetto al passato! Il sabato pomeriggio accendiamo Tim Vision, Sky e troviamo tutte le partite del calcio femminile. Fino a 5-6 anni fa il calcio femminile non era nemmeno considerato uno sport. Io sono molto contenta di far parte di questo cambiamento, di giocare ancora e di essere nel cambiamento, sono molto più fortunate le ragazzine che iniziano ora a giocare però io sono molto fiera del mio percorso. Ci tengo molto allo sviluppo del calcio femminile e fiera dei progressi che si stanno facendo, speriamo tutti quanti in questo benedetto professionismo che dovrebbe arrivare.
Fair play – Confermo, c’è molto fair play, andiamo oltre la maglia e oltre i colori perché se c’è un bel rapporto di amicizia, il campo è una cosa fuori ne è un’altra.