A ‘Punto Nuovo Sport Show’, Priscilla Palombi, legale AIC:
“Sentenza della Corte Federale d’Appello? Per noi è importante parlare di questa decisione. Tratta di un argomento, che io ricordi a memoria, in cui non ci sono state decisioni simili. Parla di una vicenda non bella. Nell’ambito del calcio femminile. Con situazioni particolari. E, finalmente, si è acceso un faro su delle cose che evidentemente accadono. Hanno riconosciuto la validità e la veridicità di quello che è stato raccontato in sede di indagini della procura. Con questa sentenza, le donne del calcio e della sentenza hanno avuto riconosciuto i loro diritti. Fossati? Il mister è stato giudicato in primo grado dalla commissione disciplinare. E’ stato giudicato colpevole soltanto dalla parte relativa agli insulti. Non riconoscendo l’altro capo di accusa relativa alle avance. In secondo grado le cose sono cambiate. La corte ha riconosciuto che tutti gli elementi erano precisi e concordanti con gli altri capi d’accusa. Tre anni una sciocchezza rispetto alla gravità delle cose? Bisognerebbe chiederlo alla corte. Figc deve tutelare le sportive? La sentenza riconosce passaggi, come riconoscere il ruolo dell’allenatore nella società. Ci sono dei puntini importanti che sono stati messi. Denunciato penalmente? No. La denuncia penale non è stata formulata. Ci sono passaggi obbligati anche a livello sportivo, da fare. All’epoca, la denuncia penale non è stata effettuata. Ci sono valutazioni da fare con le nostre assistite. Ma non è stata effettuata. Andremo avanti? Noi, come associazione, abbiamo tutta l’intenzione di evitare che si verifichino certe cose. Vogliamo andare avanti, se le nostre assistite saranno d’accordo. Certe cose, inoltre, allontano le persone dallo sport”.
Fonte: Radio Punto Nuovo