Questa è una storia che ha origini discretamente lontane, germoglia nella visione futurista e nella cultura enciclopedica di Benitez, si sviluppa attraverso una campagna acquisti sontuosa e illuminante e piena di spessore internazionale, sposta i confini del Napoli e lo trascina in una dimensione universale. Il resto, è figlio di quel mutamento genetico, che poi si arricchisce (inevitabilmente) di interventi necessari – o indispensabili – che arrivano sino a Gattuso e rielaborano antiche statistiche e proiettano egualmente nei sogni. Cinquanta gol (in ventiquattro partite), come ai vecchi tempi, con la possibilità (concreta) di spingersi oltre quella soglia dei cento gol ch’è stata di Benitez (per due stagioni) e di Sarri (per altre due), ed a cui Ancelotti (nella sua prima annata) si è avvicinato sensibilmente. A. Giordano (CdS)