Mary Bruscolotti, la moglie dell’ex capitano azzurro, sorride ripensando a quelle cene nell’appartamento di via Petrarca. Erano gli anni d’oro con Diego Armando Maradona, uno dei frequentatori più assidui.
Maradona veniva spesso? «Sempre e con Claudia, che sarebbe poi diventata sua moglie. Era legatissimo a Peppe. Quando mio marito subì un trauma cranico in uno scontro di gioco e fu obbligato dai medici a restare sveglio per tutta la notte, Diego bussò a mezzanotte a casa e si mise accanto a lui. Alle cinque del mattino mi chiese di preparargli qualcosa. Fette biscottate e marmellata? “No, Mary: spaghetti aglio e olio”. Accontentato».
Lei era molto legata a Diego e Claudia. «Sì, erano ospiti sempre graditissimi. Ricordo che a fine cena Maradona diceva ai compagni “Andiamo a digerire” ed entrava nella stanza dove avevo creato una piccola discoteca per fare quattro salti. Mary’s Club, l’aveva chiamata così».
Peppe non diede a Diego soltanto la fascia di capitano: gli offrì amicizia e lo protesse nei primi anni a Napoli .Il buio per Maradona cominciò dopo che Bruscolotti lasciò il calcio: probabilmente non fu un caso. «Peppe mi disse: “Vedrai, adesso inizieranno i problemi”. Quando mio marito giocava, Maradona frequentava solo noi e qualche amico per bene. Mai un comportamento sbagliato, dovuto a chissà quale sostanza. Alle nostre cene Diego era il più scatenato con De Napoli: faceva un casino di inferno, la sua felicità contagiava tutti”.
A cura di F. De Luca (Il Mattino)