Juve/Napoli sarà la sfida tra i due tecnici, veri fratelli

I due tecnici arrivano alla gara di Reggio Emilia con due stati d’animo profondamente differenti. Nessuno ha la forza di mettere la cera ai propri marinai come fece Ulisse e quindi inevitabile che gli strali della  domenica di campionato si trascinano anche nella Supercoppa. Pirlo era stato elogiato fino a poco fa,ora è contestato,messo in discussione,quasi simbolo del “fine ciclo” teorizzato da Chiellini nel ventre di San Siro dopo la sconfitta con l’Inter. Per Gattuso più o meno lo stesso destino: è passato dalle critiche per il dopo Spezia (30 tiri in porta non gli hanno risparmiato di finire dietro la lavagna) agli hurrà per il 6-0 con la Fiorentina. Andrea e Ringhio ne hanno viste tante e figurarsi se si lasciano influenzare da queste cose. Sanno bene che gli umori nel calcio dipendono dai risultati e in tre giorni può cambiare ogni cosa,compresa la prestazione. Gattuso sta per rinnovare e gode della fiducia sterminata del proprio presidente mentre Pirlo è perennemente sotto osservazione, perché sul mondo Juventus incombe sempre Allegri, come se fosse un fantasma. È stato uno spettro per Sarri, lo è ancora adesso. Per Pirlo. In una gara così contano la rabbia agonistica, la determinazione. Pirlo e Gattuso in questo sono sullo stesso piano. Majorano/Taormina (Il Mattino)

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