Non è ancora una svolta, ma ci siamo vicini. Perché adesso Napoli e Marsiglia si sono parlati e sembrano davvero a un passo dall’accordo per Milik. Il ds Pablo Longoria ha chiesto a Giuntoli di venirgli incontro su una esigenza contabile, ovvero che l’arrivo del polacco in Francia avvenga non a titolo definitivo ma con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Dunque, Milik ora dovrebbe prima rinnovare con il Napoli fino al 2022 per poi essere girato al Marsiglia. Il cerchio sta per chiudersi, anche se in realtà ancora un bel po’ di tasselli devono essere messi al loro posto. Perché il Marsiglia non vuole spendere più di 10 milioni ma la questione è soprattutto che vuole diluire questa cifra in ben 5 rate. De Laurentiis sarebbe anche disposto ad accettare un piano di rientro così lungo, ma a patto che Milik venga valutato almeno 13 milioni di euro. La questione, dunque, scorre sul filo della rateizzazione. Ed è chiaro che Milik deve trovare anche un accordo con il club azzurro per la buonuscita: ballano un bel po’ di stipendi arretrati ma balla anche il suo nuovo ingaggio, da circa 4,2 milioni. Insomma, in questa faccenda è necessario che tutti facciano qualche rinuncia. A cominciare dall’attaccante che da settembre continua a vivere ai margini del gruppo azzurro in una situazione che rischia di fargli vedere in tv l’Europeo. Sul possibile approdo di Milik al club francese è intervenuto anche l’allenatore del Marsiglia André Villas-Boas ha ammesso di essere a buon punto: «C’è una trattativa avviata con il Napoli». L’ex storico vice di Mourinho ha già un paio di volte avuto contatti con Milik anche per capire lo stato della sua condizione atletica.
Il ds Giuntoli ha anche sondato Thauvin, attaccante dell’Om in scadenza a giugno. Ma proprio perché in scadenza, le sue richieste sono altissime: 5 milioni all’anno. Fuori budget Napoli che quindi si è subito ritirato dall’asta. Il Parma prenderà in prestito fino a fine stagione Malcuit. Nessun aggiornamento sul fronte Emerson Palmieri: Ghoulam non ha richieste. Fonte: Il Mattino.