IL GIOCO. Il titic-titoc. La versione nostrana del tiki-taka. Viaggia su ritmi lenti. Non consente di spostare gli avversari. Né le sensazioni pallide che troppe volte, Udine compresa, hanno spalancato alle preoccupazioni. E le statistiche, sui tiri, sugli errori, non alleggeriscono la tensione. Che Gattuso ha avvertito. C’è un calcio squilibrato. E una serie di equivoci che restano. Al di là del modulo. E delle interpretazioni. Catalogabili in convinzione. E non certo in «capriccio». Ma la solitudine di Bakayoko è indiscutibile. E Fabian, sul centro-destra, per portarlo al tiro con il piede preferito sa di contraddizione in termini. Considerate le conclusioni a cui è arrivato lo spagnolo. Fonte: CdS