Qualche dubbio c’è. Altrimenti le firme sarebbero già state messe in tutte le 39 pagine del contratto che i legali di De Laurentiis e quelli di Gattuso si sono scambiati a dicembre. Perché ogni cosa è al proprio posto: aumento dell’ingaggio (fino a 2,4 milioni di euro a stagione), durata (giugno 2023), diritti di immagine (restano in parte nella mani del tecnico), clausole rescissorie (di cui non c’è traccia). E questi dubbi il Napoli e il suo tecnico sono destinati a trascinarseli ancora dietro per qualche tempo, perché nessuno ha fretta di parlare, ancora, del futuro. C’è il presente, fatto dello Spezia e poi dell’Udinese, di una partita ogni tre giorni e c’è una Supercoppa in palio il 20 gennaio a Reggio Emilia che pure ha il suo bel valore. Quindi dell’incontro per parlare del progetto Napoli e di quelli che saranno gli obiettivi del prossimo biennio del club azzurro c’è tempo per discutere. De Laurentiis non ha fretta e non metterà fretta a Gattuso. L’incontro, per lui, può anche slittare alla fine della stagione. Ma serve un vertice. Ed è lo step che Gattuso chiede per firmare. L’ultimo passo prima del via libera. P. Taormina (Il Mattino)