In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Vincenzo Pisacane, agente di Lorenzo Insigne: “Sono 8 anni che faccio beneficenza all’Epifania, ma quest’anno ho deciso di coinvolgere altre persone e soprattutto i social per sensibilizzare qualcuno che potrebbe fare e non fa. Emotivamente non è facile, sono cose che fanno pensare, riflettere, fa del male vedere bambini che soffrono per motivi diversi. Fa bene al cuore, ma fa male al cervello: torni a casa e rimugini, ma è giusto dare una mano ed aiutare, dedicare 5 minuti a dei bambini che ti sorridono. 2020 è stato l’anno di Insigne? Lorenzo sta bene, è un buon momento. La maturazione che ha avuto è dovuta a tanti fattori: è stato dichiarato simbolo di questa squadra, grazie anche all’allenatore che gli ha dato maggiori responsabilità. Quest’anno non sarà un anno come gli altri per tutti quanti noi, è molto particolare. Il calcio spesso regala delle gioie e mi auguro che così possa essere per giocatori e tifosi. Speriamo sia un grande anno, mi auguro che ci possiamo vaccinare tutti il prima possibile per toglierci dalle scatole questo tremendo virus. Gol all’ultimo momento col Torino? Penso sempre che quello più bello ed importante è quello che verrà. Siamo contenti del suo gol del pareggio all’ultimo minuto, ma alla squadra servono i gol di tutti per portare qualche trofeo importante alla squadra. Tutino? Purtroppo ho saputo dalla stampa, dal direttore sportivo del Napoli che non fosse più un mio giocatore, io non ho ricevuto nulla. Non ho più sentito Gennaro, ma lui non mi ha voluto incontrare. Poi ho scoperto cosa stava facendo, cosa stava succedendo, ha parlato con un agente in particolare. Ho provato a sentirlo, vederlo, lo conosco da quando aveva 10 anni, è il cugino di mia moglie. Lui si lamentava di essere andato in una piazza non adatta a lui, in un gioco che non gli appartiene, eppure ha fatto 7 gol. Penso si sia fatto abbindolare e comprare da qualcuno, ci sono alcuni personaggi a Napoli che comprano le procure. Gennaro è una persona di famiglia che ho avuto la fortuna di conoscere da bambino, l’ho portato in Serie A, ma non è bastato. Mi è dispiaciuto molto non aver avuto un confronto con lui. Ho avvertito, come giusto che sia, la Procura Federale di quanto stesse accadendo. Ho prove certe che questa persona ha incontrato Tutino prima che mi allertasse di una disdetta, dicendolo ad altre persone, tranne che a me. Sono 16 anni che faccio questo lavoro, mi è successo di essere stato lasciato 3 volte: la prima volta, è stata colpa mia ed ho chiesto scusa; la seconda volta, un ragazzo del settore giovanile; questa è la terza volta. Ciò che penso e rimprovero è che non ho nulla da dire a me stesso, so bene il lavoro che ho fatto: esiste ancora chi va in giro per dare procure. Sono il procuratore di Gennaro Tutino, a me non è arrivata alcuna disdetta, mi dispiace sentirmi dire che ho sbagliato il suo percorso di crescita: penso di aver fatto un ottimo lavoro e ritengo inopportuno parlare male di una piazza come Salerno che, ad oggi, è la più giusta per lui: 14 presenze, 7 gol e 4 assist e sono secondi in classifica. Posso parlare dell’uomo, che a me non piace, ma non posso dire che è un giocatore scarso, sarei bugiardo ed ipocrita. Tramite il mio legale ho chiesto che si faccia chiarezza sulla questione per il grande danno a me arrecato, anche d’immagine. Non penso abbia le palle di fare il nome del nuovo agente”.