Il Napoli neppure rincorre la firma di Gattuso. Il club azzurro ha fatto quello che doveva fare ma si trova al cospetto di una crisi economica senza precedenti legata alla pandemia e al lungo lockdown: come già anticipato ieri, sarà costretto a una decurtazione importante del monte ingaggi la prossima estate (almeno il 20 per cento) anche nel caso dovesse arrivare il pass per la Champions League (attualmente in stipendi il Napoli paga 110 milioni di euro, il terzo monte ingaggi della serie A). Gattuso resta concentrato sulla quotidianità ma aspetta di rivedere la società proprio alla luce dei ventilati tagli ai costi necessari per fronteggiare l’emergenza. De Laurentiis ha chiuso l’ultimo bilancio con una perdita di 19 milioni. Senza i proventi della Champions non è difficile prevedere un altro rosso profondo. E Gattuso vuole chiarezza per il progetto futuro: non si strapperebbe i capelli in caso di addio di Koulibaly o Fabian o un altro dei big ma vuole iniziare a capire il budget con cui confrontarsi. E l’obiettivo da raggiungere alla luce delle risorse. L’obiettivo principale, gli dirà De Laurentiis, resterà sempre la qualificazione in Champions. E allora ecco che Gattuso vorrebbe che ci sia maggiore chiarezza da parte del club perché il clima di depressione che ha respirato a Natale nell’ambiente napoletano, dopo la prima frenata in campionato e la fuga di Milan e Inter, proprio non l’ha condivisa. Gattuso ha ribadito la sua voglia di restare già da tempo e sa bene che nel prossimo mercato non si scialerà e un paio di cessioni di peso possono essere considerate fisiologiche. Il budget verrà stabilito a fine campionato, quando il club avrà anche più chiare le risorse che entreranno anche alla luce dell’imminente accordo tra la Lega e in fondi per la commercializzazione dei diritti tv. De Laurentiis aspetta che Gattuso si schiarisca le idee e vada a riferirgli le sue intenzioni nel prossimo vertice che, per ora, non è fissato. E può anche essere spostato al termine del campionato. Nonostante le ore passate assieme in ritiro a Roma, presidente e allenatore non hanno discusso del futuro. Ma in fondo, non c’è nemmeno molto da discutere: d’altronde Gattuso sa quello che la sua società può offrirgli, a livello tecnico e programmatico, e sta a lui considerarlo adeguato alle sue ambizioni. I punti chiave sono due: definizione alla luce del sole del progetto-Napoli e degli obiettivi. De Laurentiis non ha ancora pensato ad allenatori diversi. D’altronde, anche lui sa che squadra e tecnico sono un blocco solido, una specie di monolite. Come raramente può capitare. P. Taormina (Il Mattino)