Per il rinnovo Gennaro Gattuso è in attesa di una programmazione. Ma va fatta una riflessione dopo il vertice, di Castel Volturno, dello scorso 30 ottobre; il Napoli aveva confermato l’allenatore sulla panchina azzurra fino al 2023, con una opzione per la stagione successiva.
Da allora però la firma si è fatta attendere, anche se le parti sono d’accordo su clausole rescissorie, ingaggio e diritti d’immagine.
Ma Ringhio si è preso un altro po’ di tempo, prima di legarsi al club a lunga scadenza. Forse perché ha dei dubbi sull’ambiente che lo circonda. Gli sbalzi d’umore intorno al Napoli dipendono dai risultati.
L’emergenza in attacco con cui stanno convivendo da molto tempo gli azzurri, non ha infatti evitato a Gattuso l’ennesima valanga di critiche e accuse; a dispetto del chiaro handicap per le assenze contemporanee di due pezzi da novanta come Osimhen e Mertens, solo limitato grazie alle prestazioni di Petagna. Una parte della tifoseria non ne ha tenuto conto di ciò, e sono subito riaffiorati i dubbi sulla gestione tecnica, come se la frenata di fine anno fosse imputabile soltanto alla panchina.
Gattuso ha risposto sul campo, stravincendo a Cagliari senza Mertens, Koulibaly e Osimhen.
Ma dopo 13 mesi di ottimo lavoro e la Coppa Italia vinta ha capito che qualcosa non va. Ringhio era arrivato a Napoli con un contratto di sei mesi e l’etichetta di traghettatore, che ora però gli sta sempre più stretta.
Al tecnico piacciono le sfide fin da quando era calciatore dove più sono difficili e meglio è. Per provare a vincerle ha però bisogno di sentire l’ambiente intorno a sé come familiare e per questo strappò un contratto di due anni con il suo Milan, avvertendo d’essere sopportato e non supportato. Il tecnico non vuole fare il bis a Napoli, ma sa che le ambizioni dell’ambiente rischiano di urtare presto con la necessità del club azzurro di tagliare l’attuale monte ingaggi.
Gli azzurri in questo momento sono quarti in classifica (con una gara in meno) e si sono qualificati vincendo il loro girone per i sedicesimi di Europa League. Un bel passo avanti rispetto al settimo posto del campionato scorso. Il ritorno in zona Champions è l’obiettivo dichiarato della società e Gattuso lo sta centrando, meritandosi sul campo la conferma.
Contro lo Spezia (ospite nel turno infrasettimanale al Maradona) Udinese, Fiorentina e Verona il tecnico può chiudere in bellezza il girone d’andata e ritrovare il sorriso.
Magari possono aiutare un’eventuale vittoria sia in Coppa Italia, contro l’Empoli, sia la vittoria della finale di Supercoppa contro la Juve, a far accettare il contratto da entrambe le parti.
A cura di Antonio Pisciotta