Un antidepressivo. Ecco cose serve. In fondo, nonostante gli innumerevoli problemi del momento, il Napoli che riparte dopo la sosta è sempre lì: a due punti dal terzo posto e con la partita con la Juventus da recuperare. Dall’anno nuovo Gattuso cerca qualcosa di affidabile: concretezza. Che tradotto vuol dire: quando non si riesce a far gol, almeno bisogna evitarlo di prenderlo. A Cagliari, poco da inventarsi: Lozano (che ha pienamente recuperato durante la sosta) e Petagna che deve fare un balzo in alto in termini di rendimento e di costanza. Bakayoko e Fabian (ribadita la fiducia piena nello spagnolo), per aggredire con continuità i padroni di casa, il Napoli potrà tornare a sorridere. Ovvio che, come tutti i tecnici della serie A, anche Gattuso è sulle spine perché dopo le sbornie natalizie e di Capodanno, teme qualche rilassamento. La trasferta col Cagliari è il primo tassello di una serie infernale (si giocherà sempre ogni tre giorni, compresa Coppa Italia e Supercoppa). La trasferta a Cagliari è uno scomodo esame ma anche una occasione in cui si vedrà davvero di che pasta è fatto il Napoli, la sua forza morale.
Il Mattino