A “Il Sogno nel Cuore”, Christian Bosco, procuratore: “Caso Everton-City? C’è una grande cultura dello sport in Inghilterra. Indipendentemente dalle norme scritte. Esistono norme imperative. Insindacabili. Non scritte. Per Juve-Napoli giustizia è stata fatta. La vicenda ha avuto un epilogo positivo per gli azzurri. Fabian Ruiz? Era arrivata un’offerta importante dall’Atletico Madrid, ad agosto. La decisione ufficiale è che il calciatore abbia fatto scegliere alla società. Ma è chiaro che non sia rimasto contento. Si sono create delle problematiche. Relative sia a fattori calcistici, che tecnici del campo. Dati da una forma fisica non brillante. E da uno stato psicologico compromesso. È chiaro che questa sommatoria di fattori induce il calciatore alla volontà di trasferirsi. Ci sono delle similarità con il caso Allan. Fabian Ruiz era e rimane un ottimo calciatore. Ma è chiaro che gli atleti attraversano dei momenti negativi, durante la loro carriera. E questo è il caso dello spagnolo. Fabian potrebbe rappresentare una pedina di scambio importante per la società. Hysaj e Maksimovic ? Giuntoli è uno che guarda il mercato a 360º. Quindi potrà tirar fuori qualche sorpresa. Non sono certo che vadano entrambi in scadenza. Essendo, questi, due giocatori che hanno un discreto mercato. Milik? Continuo a non accettare che questo calciatore non sia in rosa. Milik deve mettersi in testa che questi prossimi cinque mesi deve giocare. Mi permetto di consigliare un rinnovo con il Napoli. Per poi venderlo a luglio al miglior offerente. Credo che quest’anno sarebbero cambiate tante cose. Se avessimo avuto il polacco in squadra. Anche sotto il punto di vista dei risultati. Emerson Palmieri? È un giocatore molto gradito. Di grande valore. Ma i parametri, sia di acquisto che di ingaggio, sono fuori da quella che è la filosofia del Napoli. Dal canto mio, vi lancio un nome: Biraghi. Per me è un calciatore che potrebbe dare tanto. Inoltre, bisogna risolvere il mistero Ghoulam. È un giocatore su cui poter fare ancora affidamento? O si punta forte sul calciatore, dandogli fiducia e facendogli assumere un valore tale da acquisire una vendibilità nel mercato. Altrimenti vanno fatte altre scelte. Mario Rui, dal canto suo, sta facendo più che bene. Supercoppa? Potrebbe aumentare la personalità degli azzurri. Speravo che la vittoria al Collegio di garanzia potesse essere uno sprone mentale per la squadra. Ma così non è stato. L’Europa League è una competizione che va guardata con molta attenzione. Il problema di Gattuso? E’ un problema concreto. Il mister è una persona che lavora molto sul campo. Ha un rapporto diretto e continuativo con i giocatori. Quindi la squadra deve sentirlo. Nel momento in cui ci sono dei problemi di natura fisica, è normale che il rendimento cali”.
Fonte: Radio Crc