Noi de ilNapolionline.com, siamo molto attenti al settore giovanile in generale e per questo, in esclusiva ha parlato ai nostri microfoni, l’assessore allo sport del comune di San Nicola la Strada e presidente della Polisportiva Sannicolese, Franco Feola, illustrandoci la sua società, un gioiello del calcio giovanile campano:
“La nostra scuola calcio è nata 20 anni fa; la mia è una passione cha avevo da ragazzo, quando giocavo a calcio, e il calcio era diverso, era un calcio vero, d’altri tempi. Poi quando cominciai a portare a scuola calcio mio figlio, mi accorsi che il contatto con i ragazzi e i bambini non era il massimo, da parte degli addetti ai lavori e così insieme ad alcuni amici, in seguito, decidemmo di portare una ventata di aria fresca nella nostra zona casertana, fu così che nacque la Polisportiva Sannicolese”
“La filosofia calcistica della nostra società è quella di dare ai giovani la consapevolezza che il calcio è qualcosa di bello, un sogno che può diventare realtà”
Cosa secondo voi è più importante nel mondo del calcio? “La nostra prerogativa è trasmettere ai giovani la voglia di lottare sempre, anche se non si raggiunge l’obiettivo, l’importante è mettercela tutta, nel mondo del calcio è fondamentale ed è uno dei valori primari che la Polisportiva Sannicolese inculca nei ragazzi”
Cosa ne pensa del settore giovanile in Italia? “Il settore giovanile italiano è una bellissima realtà, anche se non tutti sono ispirati dai valori positivi e ci sono personaggi che non hanno nulla a che fare con il mondo dello sport. Sempre parlando di alcuni casi, che sono in minoranza, la maggior parte dei settori giovanili italiani sono esemplari, dove si respira aria di calcio genuino e sportivo”
Quanti ragazzi avete lanciato per il salto nel grande calcio? “Ce ne sono stati diversi, nonostante siamo una scuola calcio locale. Per fare un esempio abbiamo avuto un ragazzo che ha giocato con il Napoli, Giovanni Calvano, che ha avuto modo di giocare anche la Youth League con la primavera del Napoli. Abbiamo anche dei ragazzi nel Frosinone e abbiamo avuto la soddisfazione di aver piazzato diversi ragazzi nel mondo del calcio professionistico e non. Questo è stato possibile anche grazie alla grandissima abnegazione dei nostri istruttori che hanno avuto il merito di far uscire il meglio dai ragazzi”
Secondo lei il rispetto dell’avversario e l’educazione vanno prima del talento? “Assolutamente sì, noi prima di inseganre a giocare a calcio ai ragazzi poniamo come primo insegnamento l’educazione e il rispetto che non deve mai mancare nel mondo del calcio. Il talento è importante ma non è tutto”