Veleno e Benzina: La ricetta di Gattuso per il Napoli

Messico e Nuvole. Corigliano e pioggia. Castel Volturno e dubbi. Fate voi l’accoppiamento che più vi aggrada. Resta però nella testa un motivetto molto meno gradevole di quello di Giuliano de Palma, ricordando le ultime dichiarazioni di Rino Gattuso.

Il Veleno. È un tormentane Gattusiano sin dagli albori, al punto da portalo a minacciare le dimissioni dopo la deludente sconfitta dello scorso campionato al San Paolo contro la Fiorentina (0-2). Il tema del ‘Veleno’ è ritornato in più occasioni, restando però concetto astratto, una chimera mai veramente identificata e, soprattutto, raggiunta.

Qua si mangia solo veleno, suggerirebbe qualcuno dopo le ultime uscite, che hanno introdotto un nuovo tema posto dal tecnico per giustificare le prestazioni orribili contro Lazio e Torino.

A prendere il posto del tema ‘tossicologico’ è stato quello energetico: “Non avevamo più benzina” ha annunciato uno stremato Gattuso, evidentemente spossato dalla malattia all’occhio (per la quale gli facciamo gli auguri di una presta guarigione).

Veleno e Benzina. Fragile ed anche un pochino banale come tesi difensiva, per un Napoli che sta invece palesando confusione tattica e scelte cervellotiche, al netto delle assenze che pesano (e non poco). Una ricetta dialettica che non aiuta Gattuso a respingere al mittente le critiche, tante, arrivate dopo gli ultimi risultati. Serve una svolta: tecnica e probabilmente anche comunicativa. Meno alibi e analisi più concreta dei problemi, come ci ha sempre abituato uno genuino come Gennaro. Fonte: TuttoMercatoWeb.com

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