Il presidente dell’ Associazione italiana arbitri, Marcello Nicchi, ha rilasciato una dichiarazione a Radio Uno. Ha risposto in merito alla centrale di Coverciano, alla possibilità di un Var a chiamata e di…donne:
Non è possibile eliminare gli errori, ma tutto è migliorabile e la sala VAR centrale di Coverciano sarà un passo decisivo. Stiamo soffrendo della mancanza di un centro, ma è in fase di perfezionamento. Ci sarà un grosso miglioramento quando sarà aperto, sarà il passo più importante del calcio italiano nei prossimi anni.
Le cose sono migliorate con la tecnologia, l’uniformità aumenterà. VAR a chiamata? Non credo ci sia bisogno di qualcuno che chieda all’arbitro di andare a rivedere le cose, lo sa da solo che deve andare a fare la review se gli viene suggerita. Le polemiche inconsistenti e aspre ci fanno capire che non siamo ancora maturi per far spiegare agli arbitri la propria decisione.
Abbiamo 1.750 donne nell’AIA, di cui una è assistente nella CAN unificata e due arbitrano in C. Con un po’ di applicazione presto arriveremo a lanciarle in A.