Il Napoli vince contro tutto e tutti

ROMA Eh sì, aveva ragione il Napoli a sbatterci la testa: quella partita s’ha da fare. Aveva talmente ragione che persino il vice procuratore generale dello sport, Alessandra Flamminii Minuto, durante il proprio intervento, ha praticamente allargato le braccia quasi sbalordita nel prendere atto di come la Corte sportiva d’appello si era accanita sul club azzurro: «Mi sembra che abbia fatto un passo più lungo della gamba». Dunque: Juventus-Napoli si deve giocare. E da subito al club azzurro viene restituito il punto di penalizzazione. Che sembra poco, ma non lo è. Perché da ieri pomeriggio il Napoli è terzo in classifica, anche perché i bianconeri scivolano a 24 punti (e in serata sono anche travolti in casa dalla Fiorentina). Ovvio ora c’è un altro nodo, ovvero quando si giocherà la gara fantasma.

E la risposta, non c’è. Perché né il turno di Coppa Italia (previsto per il 13 gennaio) e neppure la Supercoppa in programma il 20 gennaio, sono messe in discussione. Quindi, per la Lega è una gara congelata. Ma con una ipotesi: che la gara di ritorno tra azzurri e bianconeri in programma il 13 febbraio allo stadio Maradona, diventi in realtà quella di andata, ovvero quella saltata, e che quindi venga disputata all’Allianz Stadium. Una decisione, quella del Collegio, che avrà anche delle conseguenze nella politica federale.

Perché se le prime due blindavano il protocollo della Figc, a cui Gravina e i presidenti della serie A hanno lavorato per settimane a giugno, il Collegio di Garanzia apre una crepa di instabilità per il futuro. Perché di fatto consente (giustamente, in nome della salute) ai club di fermarsi quando arriverà l’altolà delle Asl in caso di positività. Con chiare ripercussioni sul calendario che non ha un solo buco libero per le big. È evidente che il protocollo della Federcalcio dovrà ora essere ritoccato. Fonte: Il Mattino

ConiNapoliricorso
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