CdS – “Tanto Ciro  e poco Napoli”

Dalle pagine del Corriere dello Sport:

“Il secondo stop in cinque giorni allontana il Napoli dalla zona scudetto ma non può comunque frenare le sue ambizioni, che si riaccenderanno appena Gattuso potrà recuperare Mertens e Osimhen, assenti ieri sera all’Olimpico come Insigne, squalificato. Anche la Lazio, che dalla vetta si era allontanata dopo le pessime partite contro l’Udinese, il Verona e il Benevento (un solo punto) aveva perso Acerbi, Leiva e Correa, ma si è accesa con i suoi tre tenori e in particolare con il più importante: Ciro Immobile. Un altro splendido gol in avvio, a conferma che con lui in campo la squadra di Inzaghi parte sempre da 1-0, e poi l’assist a Luis Alberto, delizioso e prezioso almeno quanto la conclusione del Mago, che si è liberato dei suoi rancori con una corsa di 50 metri per l’abbraccio a Simone. Può essere questa immagine il punto di ripartenza della Lazio, che ha fatto uno straordinario girone di Champions conquistando il diritto di sfidare i Campioni del Bayern negli ottavi ma che non è mai riuscita a tenere lo stesso ritmo in campionato, stravolta da assenze e fatica.  

 

Il successo contro il Napoli, netto anche oltre il punteggio del campo, può ridarle un grande slancio anche in vista della partita contro il Milan di Pioli prima della sosta di Natale. Immobile, poi, la sta sostenendo con un rendimento che va oltre ai gol, diventati 138 con la maglia biancoceleste, addirittura 9 dalla sosta di novembre, post quarantena per Covid.

 

È lui, Ciro, il simbolo, il capitano, il trascinatore che tiene in piedi la Lazio in Italia e in Europa e intorno al quale si esaltano altri talenti come Luis Alberto, Milinkovic e Correa. Anche la stagione scorsa, di questi tempi, la squadra di Inzaghi si infiammò all’improvviso e fu fermata solo dalla pandemia mentre stava contendendo lo scudetto alla Juve: il confronto diretto di mercoledì potrà rivelare subito se la vittoria con il Napoli è stata un’impresa casuale o l’avvio di un altro campionato.
Il Napoli si è fermato di nuovo, è vero, ma le assenze contemporanee dei tre attaccanti titolari sono state troppo pesanti da sopportare, anche se a Milano con l’Inter gli azzurri avevano dominato anche quando erano rimasti in dieci. All’Olimpico, invece, hanno reagito solo dopo il gol di Immobile e solo per una decina di minuti, quando sono stati stregati da quel vecchio amico di Reina. Poi più nulla, neanche quando Gattuso ha provato a rimescolare le carte chiedendo aiuto ai panchinari, senza alcun miglioramento. Ma in un campionato stritolato dagli impegni internazionali, in cui si gioca ogni tre giorni ad un ritmo quasi insostenibile, tutto può ancora accadere. E questo vale sia per il Napoli, in grado di risalire la corrente per i valori che esprime, sia per la Lazio, che ha ancora ambizioni di vertice. Con un Immobile così niente è impossibile, nemmeno un’altra clamorosa rimonta”.

A cura di Alberto Dalla Palma 

(CdS)

 

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