Nel dopo partita Gattuso a Sky è stato tutt’altro che tenero nei confronti del direttore di gara per il rosso a Insigne: è andato dritto al bersaglio senza tanti giri di parole, schietto e diretto come sempre il tecnico azzurro. «Il capitano del Napoli non può essere buttato fuori perché manda a cagare l’arbitro dopo un rigore dubbio. Vuol dire che uno è permaloso e che questo lavoro non lo capisce. Stiamo giocando tanto, una parola può scappare. Solo in Italia si buttano fuori i giocatori per queste cose qui. Allora io quando giocavo cosa dovevo fare? Una partita sì e una no? Un Vaffanculo dopo un rigore ci può stare, uno deve avere l’intelligenza e il tatto di capire che ci stiamo giocando tanto, non può far rimanere una squadra in dieci uomini». Un concetto che ripete più volte Gattuso: in casi del genere un arbitro dovrebbe mostrarsi più tollerante. «Gli ha detto Vai a cagare’. L’ha buttato fuori e noi ci lecchiamo le ferite. Non facciamo finta di nulla, l’80% li facciamo passare, facciamo finta di niente, poi ci svegliamo con la luna storta e per far vedere che abbiamo personalità buttiamo i calciatori fuori. O si buttano fuori sempre i giocatori quando dicono Vaffanculo o Mm.. o no». Rabbia difficile da tenere a freno dopo una sconfitta del genere. «Ora sono pure pentito di parlare di arbitri. Io so che è difficile il loro lavoro, non pensate che non lo sappia. Ma dico che secondo me in una partita così importante un arbitro d’esperienza, europeo, non può fare il permaloso perché un calciatore l’ha mandato a cagare».
R. Ventre (Il Mattino)