“Il calcio è cambiato molto, ormai una squadra con determinate ambizioni deve avere la possibilità di poter effettuare un turnover tranquillamente, anche con i portieri – queste le parole dell’ex portiere di Napoli e Inter, Alberto Fontana, ai microfoni de “Il Sogno nel Cuore”, programma in onda su Radio Crc. Il Napoli ha, dalla sua, un portiere “anziano”, d’esperienza, che conosce bene il gioco, ed un portiere giovane con grandissime qualità. Gattuso sta gestendo al meglio questa dualità”.
Le partite spesso cambiano durante il secondo tempo – ha continuato l’ex portiere -, grazie alla possibilità di far entrare fino a 5 giocatori freschi e con le stesse abilità dei titolari: questo determina la differenza tra le grandi e le piccole squadre.
Il calcio è un po’ cambiato, si cerca di più la rete, concedendo più campo agli avversari. Le squadre italiane, sul cercare gol, hanno fatto un grandissimo passo avanti. La coppia Koulibaly-Manolas è una delle coppie difensive più forti in Europa.
Ospina? Credo venga preferito per l’esperienza e per la capacità di gestire un grande stadio. Non è normale a vent’anni essere già pronti per le piazze importanti – ha affermato Fontana, ritornando sulla dualità dei portieri del Napoli -; i portieri devono essere bravi a giocare con i piedi, ma questo resta sempre un di più. Per me, il portiere deve essere bravo nei fondamentali: le uscite alte e basse, la deviazione verso l’angolo e non verso il centro, il bloccare la palla. I numeri uno sono quelli che fanno finire l’azione avversaria”.
L’intervista è poi continuata, commentando il gol della Sampdoria contro gli azzurri: “In quel momento devi cercare di coprire più porta possibile, quindi il portiere risulta del tutto innocente. Meret non ha sbagliato uscendo fra i pali. Inoltre, oggi i calciatori calciano tutti fortissimi, come nel caso di Jankto.
Milan? Sono contentissimo per Pioli, sta facendo un lavoro incredibile con una squadra giovane. Ibrahimovic ha dato una grande scossa ai rossoneri, hanno tutte le possibilità per giocarsela con la Juventus fino alla fine”.
Infine, l’ex calciatore di Inter e Napoli ha detto la sua, dopo aver saputo che la finale di Supercoppa Italiana è stata acquisita dal gruppo Sony: “È finito il calcio di persone che avevano pochi mezzi e tanta voglia di fare; ormai il budget è fondamentale. A livello di fatturati i numeri parlano chiaro: il cacio è televisivo e credo si andrà sempre più in questa direzione. Si chiama economia. Quando hai un budget che è il doppio di un’altra squadra – ha concluso Fontana -, alla lunga, è più semplice centrare gli obiettivi”.