“La norma prevede anche il punto di penalizzazione, oltre che la sconfitta a tavolino, però un’interpretazione meno restrittiva della norma stessa potrebbe portare a sanzioni disgiunte – queste le parole dell’avvocato esperto di diritto sportivo Cesare Di Cintio ai microfoni de “Il Sogno nel Cuore”, programma in onda su Radio Crc dalle 13:00 alle 14:00 e condotto da Luca Cerchione, Floriana Messina e Diego Maradona Jr -. Non è semplice, c’è anche da dire che il Collegio di Garanzia del CONI però è un giudice di ultima istanza sportiva che decide su motivi di legittimità.
Il Collegio di Garanzia può dire che è sbagliato applicare una sanzione di questo genere, ma non può direttamente togliere un punto o decretare che la partita può essere rigiocata. Può dire che l’applicazione della norma non è stata corretta e, a questo punto, rimandare la decisione nuovamente alla Corte Sportiva dell’appello, affinché si adegui il principio di diritto e rimoduli l’eventuale sanzione.
Il Napoli ha il 50% di possibilità di ribaltare la sentenza al CONI.
La vicenda della Reggiana è ininfluente.
Orsato non arbitra più l’Inter da 91 partite? Credo sia solo un caso – ha continuato l’avvocato -. In questo sono un po’ di parte, essendo io un ex arbitro, quindi conosco le dinamiche interne. Posso dire che il mondo arbitrale e gli arbitri agiscono in buona fede sempre. Credo siano una parte fondamentale del nostro sistema”.
L’intervista è poi continuata parlando del VAR e del suo utilizzo: “È uno strumento importantissimo e deve essere valorizzato al massimo. Ritengo che debba servire per risolvere il problema. Applicare la norma in maniera rigida, come è stato fatto il primo anno di introduzione del Var, è la cosa migliore. Non possiamo pensare che il miglior arbitro sia quello che non ricorre alla Var, ma è quello che non commettere errori e, se per non commettere errori c’è bisogno del supporto tecnologico, che si ricorra al Var. Non bisogna correre rischi”.
L’intervista è poi tornata sull’argomento iniziale, e cioè il ricorso al CONI: “Dovremmo avere l’abilità di predire il futuro per ipotizzare cosa accadrà. Non è semplice come situaizone. Mi sento di dire, però, che la partita è comunque aperta, essendo, il pool di avvocati del Napoli, di grande livello”.
L’intervista si è conclusa parlando del calcio giocato e dell’intensa settimana che attende gli azzurri: “Mi auguro che per il Napoli sia, questa, una settimana di svolta.
Chi vincerà lo scudetto? Sono bergamasco, mi piacerebbe dire l’Atalanta. La ritengo un modello di società importante, sia da punto di vista sportivo che di organigramma”.