Sarà la prima volta allo stadio Maradona anche per chi la partita dovrà raccontarla in tv. È questo il caso del giornalista di Sky Sport Riccardo Gentile che con il commento tecnico affidato a Lorenzo Minotti, farà la telecronaca di Napoli-Real Sociedad.
Come ha pensato quando ha saputo che sarebbe stato lei il telecronista della partita?
«Sarò sincero: quando ho letto la designazione della partita accanto al mio nome, non era ancora ufficiale la notizia del cambio di nome dello stadio. E non potevo immaginare che avvenisse proprio per questa gara, quindi in quel momento non ci ho pensato».
Poi dopo?
«Beh, quando la cosa è diventata ufficiale, mi sono emozionato. Ma soprattutto ho pensato al grande onore che avrei avuto nel raccontare un evento così storico per i napoletani e non solo».
Per un telecronista cosa vuol dire raccontare un evento del genere?
«Innanzitutto è per me è un grande onore. Negli anni sono stato tante volte in quello che prima si chiamava San Paolo, ma ho sempre pensato dentro di me che lo stadio si chiamasse Diego Armando Maradona già dal 5 luglio 1984, ovvero dal primo giorno in cui l’argentino ha messo piede su quel campo».
Ha già pensato a qualcosa di speciale per la presentazione?
«Quando una presentazione è troppo studiata rischia di essere poco emozionale e poco reale. È bello farsi trasportare dalle emozioni, anche se questa volta sarà dura senza il pubblico, perché non potrò guardare le facce della gente. Per me sarà comunque molto emozionante e avrò il compito di provare a trasmettere questa stessa sensazione anche a chi è a casa sarà una bella emozione. Poi il fatto che non ci sia pubblico allo stadio implica che la partita sarà molto vista in tv e saranno in tanti ad ascoltare la mia voce. In assoluto, però, sono molto contento di far parte di questa festa di sport».
Intervista a cura di B. Majorano (Il Mattino)