I numeri del Napoli devono essere soprattutto analizzati. Alla festa, infatti, hanno partecipato fin qui attaccanti (con 20 reti all’attivo) e centrocampisti (con le restati il quattro reti). Nessun difensore, nonostante Di Lorenzo, Koulibaly e Manolas siano abbiano tutti e tre il vizio del gol. A fare impressione è il nome del capocannoniere azzurro che non è quello di Osimhen, l’uomo pagato 80 milioni (record per il club azzurro) in estate dal Lille, ma di Lozano, quello che un anno fa ha vissuto una stagione da oggetto misterioso. Il rendimento del messicano è schizzato alle stelle grazie alla cura Gattuso che in allenamento lo martella e in partita non lo molla un attimo chiamandolo praticamente in ogni azione. Ha segnato 5 gol (più uno in Europa League), ma ha dovuto aspettare l’ultimo appuntamento, quello domenica sera a Crotone quando ha raccolto un assist perfetto di Insigne. Il capitano è a quota 4 centri, tutti in campionato e con Politano (5 centri) conferma la grande capacità realizzativa degli esterni nel modulo di Gattuso. A rubare la scena, come detto, è fin qui Lozano – esterno pure lui – che ha catalizzato l’attenzione molto più di Mertens (il bomber degli ultimi anni), e Osimhen che anche a causa di un infortunio alla spalla è ancora ai box. B Majorano (Il Mattino)