Orlando Diaz, uno dei magistrati incaricati dell’inchiesta sulla morte di Diego Armando Maradona non ha dubbi: «Secondo l’analisi delle prove raccolte – il suo parere – il fatto deve essere investigato come omicidio colposo». Intanto con i colleghi pubblici ministeri ha deciso di convocare una commissione medica interdisciplinare. Dovrà analizzare il caso e quindi decidere se la morte poteva essere evitata, se si è trattato di negligenza e soprattutto se il medico personale, il neurochirurgo Leopoldo Luque e la psichiatra Agustina Cosachov, fino a questo momento i principali accusati, hanno avuto responsabilità (rischierebbero da 1 a 5 anni di carcere). Per creare il super team, che dovrebbe essere guidato dal dottor Federico Corasaniti che ha condotto l’autopsia, si stanno attendendo i risultati degli esami tossicologici e istopatologici.
NON SI DOVEVA. E La Nacion ha pubblicato un documento risalente al 12 novembre, firmato da Luque e dalle figlie Giannina e Jana, in cui risulta che Maradona non aveva l’ok dei medici per essere dimesso dalla Clinica Olivos: c’era solo il consiglio, da parte di Swiss Medical, di proseguire il recupero in un centro specializzato. «Nessuno aveva il controllo del paziente» avrebbero riferito fonti investigative.
IN SEGRETO. Nel frattempo i magistrati, accompagnati dai periti, in un gran riserbo, hanno effettuato un nuovo sopralluogo nella casa dove Maradona è morto. Analizzati tutti i locali dell’abitazione.
A cura di Roberto Zanni (CdS)