Magliette Juventus: il fratello di CR7 indagato per truffa

Periodo strano in casa Juventus. Ed il cantiere aperto sul campo di gioco c’entra poco. Oggi, il quotidiano La Stampa, scrive di una truffa che ha portato ad un’ indagine della Procura di Torino. Ad essere indagato è il fratello di CR7, Hugo Dinarte Santos, 45 anni, per una questione relativa a delle magliette della squadra bianconera. Si legge, in merito all’ uomo: “Nell’ombra ne cura interessi, firma contratti e sovrintende al museo più famoso dell’isola di Funchal: il «Museu Cr7». E come legale rappresentante della società Mussara Lda, gestisce lo sfavillante flusso milionario che il merchandising con il nome di suo fratello genera come una miniera” In scena c’è anche la Pegaso, un’azienda torinese che produce e distributrice  gadget sportivi e indumenti con un’ampia rete vendita, il fratello di Ronaldo e la stessa Juventus. “la società ha ottenuto dal tribunale civile il sequestro di migliaia di magliette del kit da gioco prodotte dalla ditta, accusandola di averle realizzate «senza averne diritto»”

Cosa è accaduto, poi…Come su legge su Il Napolista:

L’azienda, diretta dal battagliero Rocco Valenti, ha portato le carte. Ad autorizzarla a produrre quelle magliette – con tanto di marchio CR7 Museu, è stata la società Mussara (la società del fratello di Ronaldo) che si è anche fatta pagare 500 mila euro più 150 mila pagati a una società intermediaria spagnola.

Quindi la Pegaso ha sborsato 650mila euro e ha un contratto firmato.

Che cos’è successo? È successo che quando la Juventus si è fatta valere in sede legale, il fratello di Ronaldo ha negato di aver autorizzato la produzione di maglie (i soldi però li ha presi). E la Pegaso si è ritrovata con 13mila magliette inutilizzabili che il fratello di Ronaldo ha acquistato a 4 euro.

La Pegaso, però, non si è arresa. Non solo ha querelato lui e il fratello più famoso (che però non è indagato) ma ha fatto indagini private. E ha scoperto che quelle magliette – bloccate perché identiche a quelle della Adidas, e acquistate a 4 euro dal fratello –  sono state messe in vendita al Museu CR7 a 40 euro l’una.

In soldoni, il fratello di Ronaldo si è fatto pagare 500mila euro per uno stock di magliette poi bloccato dalla Juve. Non ha mai restituito i soldi. Non pago, ha acquistato quelle 13mila magliette inutili a 4 euro e le ha messe in vendita a 40.

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