Pochi dubbi: Rino Gattuso avrebbe preferito di gran lunga chiudere il discorso qualificazione qui, ad Alkmaar. Senza doversi trascinare ancora per una settimana il fastidio di una partita decisiva per approdare ai sedicesimi di Europa League. E pensare che il suo Napoli si era messo subito sui binari giusti: dopo 6′ sull’asse Di Lorenzo-Mertens era arrivato il gol del vantaggio sul campo dell’Az, ma una ripresa decisamente sottotono ha rimesso tutto in discussione riamandando il discorso qualificazione a giovedì prossimo, quando al San Paolo arriverà la Real Sociedad.
Gattuso, cosa è che non è andato in una partita che sembrava subito indirizzata nel verso giusto?
«Potevamo chiuderla: la partita e la qualificazione. Ma non siamo stati bravi. Non abbiamo fatto una grandissima prestazione e abbiamo commesso tanti errori. Devo dire che ci è andata anche bene».
Eppure le occasioni per vincerla, anche dopo il pari degli olandesi, non sono mancate.
«Questo è certo, ma sul risultato di 1-0 non abbiamo saputo gestire bene. Soprattutto nella ripresa, quando abbiamo addirittura rischiato di perdere».
Lei le ha provate tutte anche con i cambi dalla panchina.
«Ultimamente chi entra a partita in corso riesce sempre a darci tanto, mentre stavolta ci ha dato poco».
E ora?
«Alla luce dei risultati, ce la giocheremo con la Real Sociedand».
Ma l’amarezza resta...
«Premesso che non è facile venire a giocare qui con l’Az, so perfettamente che con un pizzico di attenzione in più avremmo potuto vincere. Potevamo gestirla decisamente meglio e per questo c’è rammarico».
Cosa sente di rimproverare ai suoi ragazzi?
«Ci sono state cose positive, ma bisogna prima guardare quelle negative. Non abbiamo avuto una buona gestione sia in fase di possesso che in quella di non possesso. Poi, però, va anche detto che la squadra ha creato, contro un avversario vero. Un avversario che ha velocità e che noi siamo stati bravi ad arginare quando attaccava la profondità. Nel secondo tempo abbiamo fatto male noi».
Sta già pensando alla gara di giovedì prossimo contro la Real Sociedad?
«No, assolutamente. Ora penso solo ed unicamente al Crotone. Non sarà una partita facile quella di domenica sera, anche perché contro l’Az Alkmaar abbiamo speso molto».
A proposito di futuro: il suo prevede di restare ancora a lungo a Napoli?
«Giuntoli ha detto che siamo vicini, ora vediamo. Tra le mie priorità non ci sono i contratti. Io amo parlare la mia lingua, esagero sono pesante, ho provato a farlo in maniera diversa. A me sta bene anche un contratto di 4 mesi, non è una cosa che mi manca. Una cosa è certa: chi deve vedere sta vedendo».
Chi invece non si vede, in campo, è Osimhen, l’acquisto più caro della storia del club. Quanto vi manca?
«Noi facciamo di necessità virtù. Ricordo una frase di Allegri, diceva Pazienza, l’importante è arrivare a 11. Io posso solo sperare che Victor ritorni in fretta e sia presto a disposizione, perché le sue sono caratteristiche uniche. Poi sta a noi mettere gli attaccanti nelle migliori condizioni».
Contro l’Az Petagna non è riuscito a lasciare il segno.
«Ma comunque l’ho visto bene. Adesso è inutile star qui a dire che ci manca Osimhen».
Intanto Pioli dice che siete favoriti per lo scudetto.
«Beh, se lo dice lui…Noi sappiamo di essere forti, non so se possiamo giocarcela fino all’ultima giornata per lo scudetto. Diamo continuità ed è quello che conta. Solo alla fine potremo tutti tirare le somme». B. Majorano (Il Mattino)