Cahe, il medico storico: “Una follia, Diego doveva restare in ospedale”

Alfredo Cahe non ha dubbi: «La morte di Maradona è figlia di negligenza, incoscienza e inesperienza». A parlare è lo storico medico di Diego. «Maradona non era nelle condizioni per essere dimesso dalla clinica e andava tenuto maggiormente sotto controllo».
«Aveva bisogno di un controllo costante e continuo dopo l’operazione. Anche quando era ricoverato in clinica non ho visto un monitoraggio totale e ho anche dei dubbi circa le cure e il controllo clinico costante», ha detto a Radio Rivadavia. Aveva già espresso i suoi dubbi a metà novembre. La pensava diversamente dall’altro medico che seguiva Diego, Leopoldo Luque. «Una follia, doveva restare ricoverato». Sulla casa di Tigre sono state sollevate diverse polemiche. «Mi vogliono morto» aveva scritto Diego all’ amico giornalista Luis Ventura.
La squadra speciale di procuratori che indaga sulle circostanze che hanno portato alla morte dell’argentino ha intenzione di convocare una commissione medica per determinare se Maradona abbia ricevuto adeguata attenzione per il suo stato di salute. Intanto sono iniziati gli studi tossicologici per determinare se Maradona avesse assunto alcol, droghe o altre sostanze nelle ore precedenti la sua morte, e gli studi istopatologici, che sono quelli che analizzano microscopicamente organi e tessuti.
Fonte: Il Mattino

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