Caso Cabrini – La risposta “principe”: “Ma mi faccia il piacere!”

Sì, a volte si scivola. E non solo fisicamente. Si scivola nell’ articolare parole. E quando quelle parole vengono scritte, hai voglia di provare a rimediare! Scripta manent…E’ successo a Cabrini. E scusarsi, dopo, serve a poco. Un grande napoletano avrebbe detto: “Ma mi faccia il piacere!” Bruscolotti, il capitano ante Diego, ha ancora le lacrime che gli solcano il viso: «Ma perché queste offese verso una città e compagni di squadra che stanno piangendo il loro idolo, l’amico? Chi è Cabrini per dire ciò? Questa è presunzione che, spiace dirlo, svilisce la stima che nutrivo verso di lui. Sono considerazioni che infangano la gente e noi che con Diego abbiamo condiviso quegli anni. Abbia rispetto ed eviti di lanciarsi in lezioni di vita che non è in grado di offrire».
Dice Pino Taglialatela: «Mi allenavo a Soccavo, avevo sedici anni, stavo con Luciano Castellini dietro una delle due porte, e annusavo il campione e l’uomo, di una sensibilità che dev’essere sconosciuta a tanti, mica solo a Cabrini, ma pure a presunti letterati che si lasciano andare a giudizi scomposti. Napoli non ha rovinato Maradona ma lo ha amato e continuerà ancora farlo. Non c’è retorica nel sentimento comune della gente, di chi con lui ha giocato e l’ha ammirato come persona. Chi non sa potrebbe fare a meno di avventurarsi in giudizi sommari che a me, onestamente, sanno tanto di pregiudizi».
Claudio Botti, il TE DIEGUM: ” «Prendo atto della conversione di Cabrini, che ha puntualizzato se stesso, però la sciocchezza iniziale rimane. Non oso immaginare Maradona a Torino, né il clima malinconico che lo avrebbe accompagnato. Che tristezza sarebbe stata per lui!».
Fonte: CdS
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