In molti farebbero carte false per averlo in squadra, Ibra. E Gattuso non è da meno. Lo avrebbe voluto, per esempio, nella sua esperienza sulla panchina del Milan. Nelle due stagioni e nelle 39 partite giocate assieme in rossonero, Zlatan e Ringhio erano divenuti inseparabili. «Se devo partire per la guerra, mi porto Rino a combattere al mio fianco». Da avversari, si sono affrontati 11 volte. Per Ibrahimovic questa è la quarta volta che gioca al San Paolo: ha segnato un solo gol contro gli azzurri, il 25 ottobre 2010 nell’ultima vittoria milanista a Napoli (in campo c’era anche la coppia GattusoPirlo). Quando Rino iniziò la sua carriera di allenatore, Ibra non se ne stupì affatto: «Sono convinto che farà bene. Lui è più testardo e vincente di me». Quando si sono incrociati l’ultima volta, a luglio, nello spogliatoio è stato uno scambio di battute e di saluti. Era la prima volta che lo svedese lo incrociava nelle vesti di allenatore. Domani non sarà una guerra e Rino e Zlatan, in ogni caso, non saranno alleati.
Il Mattino