Il CdS vota: Insigne da urlo. Conferme per Bastoni in difesa

Da segnalare una prova spettacolare anche di tutto il centrocampo azzurro

Alberto Polverosi sul Corriere dello sport pubblica i suoi voti all’Italia. Gli azzurri vincono 0-2 a Sarajevo contro la Bosnia Erzegovina e conquistano le final-four di Nations League. La prima rete è di Belotti che calcia al volo su assist di Insigne. Il capitano del Napoli sfiora il gol, stop volante, tiro a giro e palla sul palo. Nella ripresa arriva il raddoppio dell’Italia, assist di Locatelli e a segno Berardi. Nel finale traversa di Bernardeschi su passaggio di Insigne. Da segnalare una prova spettacolare anche di tutto il centrocampo azzurro. 

Donnarumma 6,5 – Con la Polonia nessun pericolo, stavolta invece deve prendere il meglio del suo repertorio (posizione e reattività) per evitare l’1-1 della Bosnia: sul tiro da due passi di Prevljak è decisiva la sua respinta.

Florenzi 6,5 – Se la vede spesso con Krunic, ma anche se il suo compito è quello di bilanciare la difesa (Emerson Palmieri attacca, lui resta dietro per mettere al riparo la linea difensiva) prova qualche uscita in appoggio a Berardi. E’ un po’ acciaccato ed Evani gli concede un tempo di riposo.

Di Lorenzo (1’ st) 6,5 – Davanti non si vede mai, dietro è una garanzia.

Acerbi 6,5 – Cancellato Lewandowski, forse si aspetta una serata più tranquilla. E invece perde il corpo a corpo con Prevljak al limite dell’area piccola e ringrazia Donnarumma per la paratona. E’ la sua unica colpa difensiva, ma si fa perdonare per il sostegno in avanti.

Bastoni 6,5 – Una partita da vecchio conoscitore del calcio, senza fronzoli, con sostanza, precisione, pulizia tecnica e con la solita sicurezza.

Emerson Palmieri 7 -Il primo assist della serata è suo, ma Belotti lo spreca. Nel primo tempo spinge un po’ meno del solito perché sulla sua fascia scende Corluka e deve fare attenzione. Nel secondo prende il largo e non si ferma più.

Barella 7 – Ovunque, come sempre. Attacchi, recuperi, cross, appoggi, questo ragazzo ha una dote straordinaria: si fa trovare dove serve.

Jorginho 7 – Nei primi 45’, col risultato da conquistare a tutti i costi, non è una partita che possa far risplendere il suo gioco, come lo era stata quella con la Polonia. No, qui servono equilibrio, senso della posizione, ragionamento, tutte qualità di cui il regista del Chelsea dispone e che mette a disposizione della squadra. Una volta in vantaggio, però, mette dentro anche i suoi tocchi di classe.

Locatelli 7 – Si alterna a Jorginho nel compito di costruttore del gioco. I modi e i tempi sono giusti. L’assist per il 2-0 di Berardi è da applausi, ma al tempo stesso è anche facile: per entrambi scatta il timer come succede nel Sassuolo.

Berardi 7,5 – Senza Chiesa e Bernardeschi, per lui è un’occasione da sfruttare e infatti non se la fa sfuggire. Rispetto ai due ex viola è un attaccante che sente e vede la porta, come ha appena dimostrato contro la Polonia, e in una squadra che crea tanto ma realizza poco, uno così diventa prezioso. Il gol di Sarajevo è bellissimo, sulla palla di Locatelli arriva in acrobazia e chiude la partita.

Bernardeschi (38’ st) 6,5 – Uno spunto, traversa. Ed è un bello spunto.

Belotti 7 – Prima occasione: fuori. Seconda occasione: fuori. Terza occasione: finalmente dentro. Il Gallo segna il gol che ci porta alle finali con un interno destro sbilenco ma efficacissimo. Poi continua a sbagliare altre buone occasione e, come fa in ogni partita, a battersi senza pausa.

Lasagna (37’ st) sv

Insigne 8 – Capitano nel secondo tempo, protagonista nel primo e anche nel secondo. Onora il 10 che porta sulle spalle nel momento migliore della sua carriera. La continuità che tutti gli chiedevano da anni eccola qui, ed è una continuità a livelli impressionanti. L’assist per il gol di Belotti è una perla di assoluta bellezza, ma il gesto tecnico più bello della sua partita, un gesto che richiama alla mente quelli di Messi, è il controllo in corsa sul lungo lancio di Barella con tiro che bacia il palo. Fa tanto altro ancora, con dribbling, assist, sombreri, insieme a continui recuperi difensivi.

Calabria (48’ st) sv

Fonte: Corriere dello Sport

 

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