Napoli-Milan, intanto, spalanca ad un finale di 2020 ma an che a un 2021 in cui sarà possibile stare con il fiato sospeso. Ecco il pensiero di Fabio Capello in un’intervista al CdS «Un campionato nell’incertezza, dopo i nove anni di dominio incontrastato della Juventus, può far bene, perché riaccende passioni ed emozioni che la superiorità dei bianconeri, tranne qualche eccezione, aveva un pochino soffocato. Ma questa partita ha un senso o può darcelo, non verrà fuori una sentenza, ovvio, ma una indicazione per il futuro».
Facciamo un giochino: scelga un protagonista per parte. «Io mi auguro che lo siano i due portieri, vorrà dire che avremmo assistito a una sfida con tante occasioni e pure con molti prodigi. Confido sia nel Napoli che nel Milan, perché in questi primi mesi hanno dato qualcosa di loro, mi verrebbe da dire di personale, alla serie A».
Come e perché si vince, Capello? «Anche perché si rinuncia a qualcosa. Si arriva ad alti livelli pure attraverso il sacrificio, che è parte della vita, arricchisce e contribuisce da formare l’atleta e anche la persona. Gli aiuta a comprendere il senso dello sport, a rispettarlo attraverso il rispetto che ha per se stesso. Prenda Sinner, che ci ha fatto gioire: è arrivato al successo, l’altro giorno, attraverso un percorso. E in gara, nel momento più difficile, è venuto fuori non solo il talento ma anche il temperamento».
A Giordano CdS