Anche ieri De Laurentiis ha trascorso gran parte della sua giornata a discutere sulla modalità con cui presentare il reclamo al Collegio di garanzia del Foro Italico. Bisogna stare attenti, perché c’è pure il rischio di una inammissibilità nel merito. Quindi, ogni mossa va ponderata per smontare il castello di accuse che ha portato alla conferma del 3-0 e della penalizzazione del punto. Detto questo, il Napoli anche sul punto per tutti così fondamentale delle disdetta dei tamponi a Torino è sicuro di avere ragione: erano fissati alle 6 del mattino (prima Gattuso e gli altri dello staff tecnico e poi i calciatori) e il fatto di non essere partiti la sera prima, obbligava a comunicare agli infermieri della Asl torinese che non avrebbero trovato nessuno in hotel. D’altronde, il risultato doveva arrivare entro le 16,45, visto che c’era stato un positivo il giorno prima (Elmas) nel gruppo squadra.
Insomma, bisogna capire come usare questi elementi nella Cassazione dello sport italiano per riuscire a ribaltare la questione. Ovvio che il presidente della Corte sportiva d’appello aveva tra le mani le carte della Procura federale. Ma si tratta delle stesse che aveva anche il giudice sportivo Mastrandrea, che aveva ordinato il blitz a Castel Volturno per acquisire le carte. Solo che Mastrandrea le ha utilizzate allo stesso modo ma con stile e toni differenti rispetto alla Corte sportiva. P. Taormina (Il Mattino)