Avv Diana:
«Il Napoli non può far altro che ricorrere al Collegio di garanzia del Coni, è una sentenza punitiva questa emessa dal Corte d’appello della Figc»: sono inequivocabili le parole dell’avvocato Massimo Diana, considerato uno dei massimi esperti di diritto sportivo in Italia.
Come si spiega questa sentenza da parte del giudice Sandulli? «Non ho avuto accesso diretto agli atti, in particolare ai documenti raccolti dalla Procura della Figc. Ma leggo che sono stati sviluppati gli argomenti posti già in primo grado dal giudice della Lega serie A, Gerardo Mastrandrea, additando la società di responsabilità molto pesanti, rispetto alle quali il Napoli non potrà che rispondere ricorrendo al Coni».
Non basta avere un documento dell’autorità sanitaria che blocchi la partenza per evitare una sconfitta a tavolino ed un punto di penalizzazione? «Il conflitto tra i due ordinamenti, quello statale e quello sportivo, resta. Risolvere ed armonizzare questo conflitto non è stato e non sarà assolutamente facile. Ho rischiato di imbattermi in un caso simile, rappresentando il Parma. Perché prima di Udinese-Parma, l’autorità sanitaria parmense non voleva consentire la trasferta, solo con un giro di tamponi last minute e una serie di garanzie siamo riusciti ad evitare un caso simile che, come si vede, diventa di complessa risoluzione. Non ho, d’altronde, motivo dubitare che il Napoli dica la verità: e, se il Napoli non mente, saprà anche reagire nel modo giusto».
Quante chance ha il Napoli di ribaltare al Collegio di garanzia del Coni la sentenza della Corte d’Appello della Figc? «Più volte il Collegio ha sentenziato in maniera difforme dalla Figc, non ha mai avuto paura di scontentare nessuno, seguendo una propria linea giuridica. Quindi, chiunque arrivi a questo grado di giudizio, deve essere certo che non lo fa in modo inutile, anzi. Detto questo, la difficoltà di immaginare una qualsiasi previsione nasce dall’impossibilità di conoscere la documentazione. Francamente, però, vedo la strada del Napoli molto in salita. È pur vero, però, che il Napoli ha dalla sua la forza del club e di chi lo rappresenta: sono persone che conoscono il diritto e lo sport e che hanno tutte le armi per arrivare nel modo giusto anche davanti al Collegio di garanzia del Coni». A cura di M. Giordano (Il Mattino)