“Avrei dovuto aspettarmi una reazione dopo Madrid? Non capisco, lì c’è stata una buona prestazione, siamo mancati nel risultato. Abbiamo fatto lo stesso con l’Atalanta, una squadra forte”. L’analisi di Antonio Conte arriva dopo il pareggio contro la squadra di Gasperini, che con Miranchuk ha replicato all’iniziale vantaggio di Lautaro Martinez. “Abbiamo avuto la possibilità di chiuderla, ci sta mancando l’istinto killer per terminare partite che possiamo vincere – ha detto a Sky Sport – Poi c’è stato il loro gol. Mi manca l’antico furore agonistico? Dico a queste persone di togliersi il vino dal tavolo. E anche il liquore e l’ammazzacaffè. Dico loro di toglierselo. Marocchi lo dice? Mi auguro sia più riflessivo e stia attento a ciò che dice: spero non spari fesserie, poi ci sta tutto”.
“Bisogna tenere conto della bravura degli avversari: l’Atalanta è dura nell’uno contro uno e in queste situazioni. Il fatto che si parli dell’Inter e che ci si aspetti tanto significa che l’Inter è tornata in un anno a fare paura. A Bergamo prima dovevi venire e toglierti l’elmetto. Il trequartista? Oggi non c’era, era mascherato: è in base alle caratteristiche dei giocatori che vanno in campo. C’è chi magari gioca più centrale con licenza di attaccare lo spazio e chi è più specifico come Barella, che preferisce il centro-destra. Cerchiamo di sfruttare le qualità di tutti”.
“Loro a 4? Alla fine chi sta perdendo cerca di ribaltare la situazione: a noi è successo con la Fiorentina. Lì diventa difficile leggerla da chi l’ha preparata: noi dobbiamo essere bravi con le situazioni che devono gestire i singoli calciatori. Non c’è sempre l’allenatore in campo a dire tutto: quando abbiamo preso il gol c’è stato sbandamento, non deve accadere. Devi prendere le seconde palle, spesso noi facciamo quello che abbiamo preparato e non capiamo quando fare necessità virtù. Ma miglioreremo”. Fonte: CdS