Francesco Braconaro, membro della Commissione Medica Figc, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo: “I tamponi per la Uefa li elabora un laboratorio italiano: tutte le squadre del nostro paese che giocano nelle coppe si devono rivolgere a questo unico laboratorio, la Uefa ha voluto così per uniformare i risultati. Per i campionati interni, con 100 squadre professionistiche, diventava impossibile rivolgersi ad un unico laboratorio. Un unico laboratorio non poteva processare tutti questi tamponi”.
La bassa positività considerata diversamente in Italia ed in Europa?
“C’è stato anche il caso Hakimi. Se uno utilizza il tampone che ricerca i famosi tre geni da un responso positivo o negativo. Il laboratorio deve dare una risposta positivo o negativo: una bassa positività fa considerare il calciatore. positivo. In una situazione come questa, la Procura Federale farà le sue indagini, valuterà tamponi utilizzati e rispetto dei protocolli e valuterà se ci sono state degli errori o se si è trattato di discrepanze nella processo dei tamponi.
Lazio punita?
“Se la Procura Federale constata delle irregolarità, sarà applicato il regolamento, ma non possiamo partire da presupposti di colpevolezza, anzi”.
Unico reagente europeo per evitare problemi?
“L’ottimo sarebbe avere un laboratorio unico, ma è, di fatto, impossibile. Un unico tampone che rileva i tre geni? Noi utilizziamo un reagente che va a ricercare i tre geni”.