Ognuno ha scelto un modo. Video, messaggi, social, tv, tutto è stato utilizzato per fare gli auguri a Diego Maradona. L’intero mondo della pelota si è mosso e non solo quello. Non sono mancati, infatti, artisti, personaggi Tv, scrittori. Lo ha fatto, ovviamente, anche Fabio Cannavaro che il Pibe lo ammirava da ragazzino al San Paolo. Lo racconta a La Gazzetta dello Sport: “A Maradona non ho fatto gli auguri da addetto ai lavori. No, li ha fatti il bambino che ama il calcio è che è in me. Quello che alla domenica fremeva per andare al San Paolo a far da raccattapalle, per poterlo vedere da vicino. Per rimanere affascinato da tutto quello che faceva con il pallone. Ancora oggi ho i brividi a ripensare alle sue imprese. Per esempio la punizione contro la Juve e Tacconi. Pioveva forte e io ero nei distinti inzuppato con papà, ma quando entrò quella palla… ci asciugammo dalla gioia. Ho conosciuto Diego dopo aver martellato per tanto tempo Ciro Ferrara. Capitò che con il Napoli andammo in Argentina per giocare delle amichevoli. Io ero ventenne e crescevo al fianco di Ciro, che è sempre rimasto molto legato a Maradona. E così lo chiamò e lui non perse l’occasione per invitarci, tutta la squadra, a casa sua. Ho un ricordo indelebile di quell’incontro e conservo come delle reliquie le foto che testimoniano quella giornata”.