Le due formazioni – Il Napoli che scende in campo questa sera a San Sebastian (o Donostia, in onore del popolo basco) dovrà misurarsi con se stesso. Non è un passo indietro, quello di Gattuso. Semmai uno avanti, verso una duttilità e un’imprevedibilità che serviranno nel corso di questa stagione estenuante: torna al 4-3-3, dà spazio a Petagna e Politano, anche perché ha l’esigenza di far tirare il fiato sia a Osimhen che a Mertens. Ma ha anche un’altra necessità: avere l’arma delle quattro punte (fresche) da buttare in mezzo nella ripresa in caso di complicanza. «È la squadra meno spagnola che c’è, questa Real Sociedad. Ti aspetta, non va in pressione. E come modo di giocare ci somiglia. Sarà una battaglia e io non voglio perdere», spiega Rino. È vero, non vuole perdere. Ma questo non significa che sarà una missione suicida: non solo perché non è una partita in ogni caso decisiva per le sorti del girone (anche se in caso di sconfitta diventa complicato pensare al passaggio del turno) ma anche perché il Napoli non può perdere di vista il vero traguardo dell’anno: il ritorno in Champions League. Pino Taormina (Il Mattino)