Il Napoli cercava il riscatto, dopo la sconfitta contro l’Az Alkmaar, sul campo del Benevento, ma l’inizio di gara non è dei migliori. Possesso palla sterile, poche azioni pericolose e i sanniti si chiudono bene. Al primo affondo i padroni di casa passano, cross di Lapadula e Roberto Insigne non sbaglia. Gli azzurri cominciano a spingere, sfiorano il pari con Lorenzo Insigne, parata di Montipò e poi traversa con Manolas di testa. Nel secondo tempo ancora i partenopei che spingono, con Mertens di testa e ancora con il capitano. Lorenzo Insigne però pareggia con il classico tiro a giro, traversa e poi palla in rete. Mister Gattuso mette in campo Politano e Petagna e i neo entrati confezionano l’azione del vantaggio, realizzato dall’ex punta di Atalanta e Spal. Nel finale, Politano scheggia la traversa, ma nel recupero punizione di Sau e parata di Meret. Un successo pesante che porta gli azzurri al secondo posto, 11 punti, uno di penalizzazione, però la strada è quella giusta. Le pagelle del CdS non premiano in modo particolare: Fabian Ruiz, Mertens e Osimhen.
Meret 6 – La mano sul triplice fischio è l’unica cosa che gli viene chiesta, ma palleggia e quindi diventa ora antagonista di Ospina anche su questo fronte.
Di Lorenzo 5,5 – Eppure va ma quasi senza crederci tanto, con qualche lieve ritardo sui tempi: forse non ha aggiornato l’orologio.
Manolas 6 – Di testa e anche di piede, nelle (rare) circostanze in cui la pressione altrui diventa preoccupante. La traversa gli fa male, ma sull’uno a zero non reagisce.
Koulibaly 6 – E’ una presenza, non un valore aggiunto, ma sta lì ed ha la forza di non uscire mai dalla sfida.
Mario Rui 6,5 – La corsia sulla quale insistere è la sua, perché il portoghese avverte il ritmo, lo asseconda, si lancia.
Bakayoko 6,5 – Quasi una calamita per palloni che gli arrivano addosso, perché ha senso della posizione.
Demme (29’ st) 6 – Non c’è da spiegargli niente: la sofferenza è in match come questi, che gli appartengono.
Fabian Ruiz 5,5 – Il talento esige lampi di calcio che stavolta gli sfuggono ed evidenziano, invece, qualche sgrammaticato appoggio che è insolito.
Lobotka (42’ st) sv – Per spaccare il ritmo.
Lozano 5,5 – S’inabissa e se ne sta così largo da non arrivare mai a lui, né lui alla squadra. L’unico guizzo sul rigore non concesso.
Politano (12’ st) 6,5 – Ha una marcia in più di Caldirola e Letizia, l’assist è luce che abbaglia e l’incrocio scheggiato gli toglie qualcosa.
Mertens 5,5 – Una sola apparizione, nel contesto di un’ora che ha qualche ombra.
Petagna (12’ st) 6,5 – Scarica tutta la sua potenza e sembra sussurrare: visto che ci posso stare, qua? Eh sì, l’ha detto anche il derby.
L. Insigne 7,5 – Fa cose che gli umani… Il tiro a giro di destro, un gol (bello) di sinistro, un tuffo in volo d’angelo. Si traveste da leader, di nuovo.
Ghoulam (42’ st) sv – Gli scampoli per tener palla.
Osimhen 5,5 – C’è negli appoggi, nelle sponde, nel dai e vai, però poi sporca con qualche errorino che infastidisce.
Gattuso (all.) 6,5
Ha due anime e le mostra: attacca (4-2-4 o 4-4-2) e sa pure come difendersi. Per quaranta minuti cerca il Napoli, che ritrova persino nel sacrificio.
A. Giordano (Cds)