Trattasi di costola azzurra in quel di Benevento. Ed è una costola che ci tiene ad esserci. Sulla fascia, da quella del Napoli a quella delle streghe, è passato Christian Maggio. La maglia azzurra è un dolce ricordo, non ha vendette da consumare: la pietra sopra ogni possibile polemica l’ha messa De Laurentiis quel giorno di un anno fa a Dimaro (13 luglio 2019), quando il patron gli consegnò la maglia col numero 308 stampato sulle spalle, tante quante erano state le sue presenze in azzurro: «Hai giocato 308 partite col Napoli, purtroppo non c’è stato l’ultimo meritato giro di campo. Te lo dovevamo». Poi, ci sono questioni di famiglia…Roby Insigne, il più piccolo della dinastia di Frattamaggiore, contro Lorenzo, il Magnifico. Sarà dura in famiglia scegliere per chi fare il tifo. Ma volete che sia diverso in casa Schiattarella, o in quella di Gaetano Letizia e di Riccardo Improta? Nati con il sogno di vestire un giorno quella maglia azzurra, rimasto tale per tutti e tre. Il centrocampista di Mugnano s’è preso persino lo sfizio di fare già un gol al Napoli quando giocava nella Spal, Letizia ha sempre sperato che un giorno Giuntoli che lo aveva lanciato a Carpi lo chiamasse anche in azzurro, Improta porta l’entusiasmo della gente flegrea, pur senza aver mai provato la suggestione della maglia azzurra.
CdS