ESCLUSIVA – G. Signorelli (calcioatalanta.it): “A Napoli potrebbe esserci una sorpresa in attacco. La sentenza? Ha perso il calcio italiano”

All'interno l'intervista al collega di calciomercao.it

Il calcio italiano, tra Covid-19, sentenze e l’Asl, però a breve riaprirà i battenti e tra le sfide spicca Napoli-Atalanta. La sfida di domani al San Paolo si preannuncia davvero spettacolare. Di questo, del momento delle squadre e della sentenza del Giudice Sportivo, ilnapolionline.com ne ha parlato in un’intervista al collega di calcioatalanta.it Giordano Signorelli.

Siamo in pieno Covid-19 in tutta l’Italia, a Bergamo in questo momento com’è la situazione? “Se analizziamo il primo lockdown, ora i numeri sono più contenuti, siamo intorno ad una cinquantina di contagiati, su 1 milione di abitanti. E’ chiaro che nella prima parte del Covid-19 la situazione era drammatica, tra morti, contagi e ricoverati in ospedale, noi e Brescia eravamo i casi più gravi in Italia. Il popolo bergamasco non si arrende mai, cerca sempre di combattere, forse però se si fosse arginata la situazione, avremmo limitato i danni. Ormai è andata e si cerca di uscire quanto prima la situazione”.

L’Italia di Mancini ha giocato a Bergamo la sfida contro l’Olanda. Come ha vissuto la città l’evento internazionale? “Sicuramente per Bergamo è stato motivo di orgoglio vedere dal vivo l’Italia giocare una gara ufficiale per la Nations League. Gli azzurri sono andati a commemorare le persone decedute dal Covid-19, un gesto davvero splendido. E’ stata insomma una due giorni indimenticabile e che ha per un po’ distratto dalla pandemia che ci circonda”.

Da esterno ti vorrei chiedere che idea ti sei fatto sulla vicenda Juventus-Napoli e le Asl? “Detto che non conoscendo la reale situazione del Napoli e le Asl, ti posso dire che non è stato un bello spettacolo in generale per il calcio italiano. Non lo so se ha ragione Agnelli o De Laurentiis, ma resta il fatto che c’è un protocollo firmato nei mesi scorsi dai presidenti e va rispettato, tutto qui. Alla fine potrebbe il club azzurro spuntarla a livello giuridico, però è chiaro che per me la partita si doveva giocare, trovando il buonsenso per non arrivare a questa situazione. In questo momento c‘è il rischio serio che il campionato si possa di nuovo bloccare, visto i tanti casi di positività. Forse anche la Lega poteva agire diversamente, è una possibilità, ma credo che il mondo del calcio non ci abbia fatto una bella figura, questo è certo”.

Passando all’Atalanta, tu che la segui tutti i giorni, qual è il segreto di una crescita costante negli anni? “L’Atalanta è ormai una squadra con l’identità del suo allenatore Gasperini, ha un progetto duraturo, uno stadio di proprietà e strutture bellissime. La squadra gioca ormai a memoria, ha giocatori che possono sempre fare la differenza. Gomez? Il “papu” è da sempre una bandiera ed è determinante per il gioco degli orobici”.

Ti vorrei chiedere del Napoli, secondo te dove può arrivare la squadra di Gattuso in classifica? “Nessuno lo dice ma il Napoli ha allestito una rosa molto competitiva. Per me dopo Juventus e Inter, gli azzurri e l’Atalanta se la giocano per gli altri due posti. Il club partenopeo secondo me si è rinforzato senza cedere i pezzi da novanta, perciò ha tutto per potersela giocare per la zona Champions”.

A livello tattico l’Atalanta come si presenterà per la sfida di domani al San Paolo? “Io credo che ci saranno i due trequartisti, Gomez e forse Malinovski, mentre là davanti Zapata. Non escludo che la sorpresa potrebbe essere Lammers che si è allenato con continuità con la squadra ed è pronto per la gara. Per Gasperini sarebbe una bella notizia se dovesse essere nella lista dei convocati di nuovo Ilicic, in questo caso si deciderà all’ultimo momento. Mi auguro che possa venir fuori una bella partita, senza alcuna polemica del VAR, ricca di gol e perciò spettacolare. Che vinca il migliore ovviamente”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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