È scomparso ieri sera, a causa di un terribile male, Fabrizio Ferrigno: aveva 47 anni. Da calciatore era stato una bandiera del Catanzaro, tanto che da quelle parti era definito «Il Sindaco», ma ha avuto importanti esperienze anche in Campania. Dopo l’esordio al Castel di Sangro, passò al Napoli, squadra della sua città, nel 1990/91, incrociandosi con Maradona: in azzurro non riuscì mai a debuttare. Successivamente, ha vestito anche la maglia del Benevento (22 presenze e 3 gol nell’anno 94/95) e, quasi a fine carriera nel 2005-2006, alla Juve Stabia.
Appesi gli scarpini al chiodo, si è dedicato all’attività dirigenziale, ricoprendo il ruolo di ds a Messina, Catania e Paganese. Giunse nella città liguorina nell’estate 2016, in seguito alla tardiva riammissione al campionato. Sua la scommessa Reginaldo, insieme ad Antonio Bocchetti costruì una squadra di tutto rispetto e a gennaio, con una rivoluzione senza precedenti, portò a Pagani giovani di prospettiva come Firenze, Bollino, Carillo, De Santis e altri. Una squadra che, sotto la guida tecnica di Grassadonia, raggiunse lo storico traguardo dei playoff (poi persi a Cosenza). Al termine di quell’anno fu anche premiato come miglior Direttore Sportivo di Lega Pro. Lo scorso anno era tornato al Messina, prima di ritirarsi per combattere contro un male incurabile che stasera l’ha portato via, all’ospedale di Catania dove da anni si era stabilito. Fonte: mattino.it