Anni e stagioni difficili quelli di Faouzi Ghoulam. Poche gare, tanta terapia unita alla riabilitazione e il non riuscire a tornare mai quello di prima. Solo dal punto di vista calcistico, però. Perchè sotto altri aspetti l’algerino non è cambiato… Le “luci della ribalta”, fuori dal terreno di gioco, se le prende e se le merita. Agisce di cuore, Faouzi e ieri se ne sono accorti un centinaio di baby calciatori di Montreynaud. Ghoulam non ha dimenticato le sue radici ed ha deciso di finanziare per intero proprio la stagione del Montreynaud 42, squadra di giovani promesse del quartiere popolare omonimo di Saint-Etienne, squadra in cui lui ha cominciato. Conosce ogni strada e ogni campo di quella periferia e il suo aiuto (soprattutto economico) non manca mai. Ieri non ha potuto esserci perché bloccato dalla bolla di Castel Volturno, ma in sua rappresentanza per la grande festa c’erano il fratello Nabil e la sorella Fatima. Anche Napoli conosce il suo cuore. Ad agosto ha fatto visita a un anziano tifoso ischitano insieme con l’inseparabile amico Koulibaly e un anno fa aveva finanziato il viaggio al San Paolo di Daniele, tifoso disabile col sogno di una gara dal vivo allo stadio. Più volte ha incontrato i bambini del Pausilipon regalando maglie e palloni, e durante lo scorso lockdown era sceso in strada in prima persona per donare pasti caldi ai più bisognosi della città.
Il Mattino