Juventus-Napoli e la questione Asl è un tema che tiene tutti con il fiato sospeso in attesa del Giudice Sportivo, sentenza per il fine settimana. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha spiegato la faccenda per filo e per segno. “Chi ha ragione? Si comincia dal lato sbagliato: Juventus-Napoli non è più una partita e non serve schierarsi. Non si deve fare confusione nell’interpretazione dei protocolli, che sono chiari e stabiliscono responsabilità. Rinvio? Sarebbe stato meglio trovare una soluzione condivisa, non è stato un grande spettacolo. Quando avvenuto con il Genoa ha creato un precedente che obbliga tutti a una maggiore responsabilità. Il protocollo finora è stato preso un po’ alla leggera ma ora è necessaria una stretta generale. Sport autonomo? C’è un lato di sicurezza sanitaria dove a decidere è lo Stato, in questo senso l’ultima parola spetta alle ASL. Vale per le scuole, per le fabbriche, per gli uffici e per lo sport. Questo è un punto fermo che non va messo in discussione. Ovviamente dal lato sportivo le decisioni sono pienamente autonome e spettano a Lega e FIGC. Mai mi permetterei di interferire su questo piano. Il protocollo prevede vigilanza e responsabilità delle ASL, peraltro è un obbligo di legge comunicare con le ASL. Mi preoccupano le dichiarazioni di chi dice di non averlo fatto immediatamente, spero si tratti di un malinteso. Giocare con 10 positivi è un rischio? Lo stess è con due o dieci. Io tifoso del Napoli? Tutti hanno una squadra del cuore. Peraltro si sa anche che io non ho rapporto idilliaci con il Presidente De Laurentiis”.
Fonte: Corriere della Sera