Juventus/Napoli. Non solo campo, non solo aule di tribunale, anche Parlamento. Sì, anche nell’ aula più importante del Paese vi sono pareri e fazioni, ovviamente, contrapposti. C’è il club Napoli Parlamento presieduto da Gaetano Quagliariello, così come quello della Juve presieduto da Maurizio Paniz. Fedi calcistiche diverse ma anche visione delle legge agli antipodi: «Il Napoli – spiega Quagliariello – ottemperando alla disposizione dell’Asl, ha contraddetto il regolamento. Se, invece, avesse rispettato il regolamento, avrebbe contraddetto l’ordinanza. In questo caso vale la gerarchia delle fonti. È di lapalissiana evidenza che le disposizioni di un regolamento devono cedere di fronte a quanto dettato da un’ordinanza regionale rafforzata da un dpcm». Per Quagliariello Agnelli «non ha fatto bene, invece, ad appellarsi al regolamento, perché ha così disconosciuto che sopra il regolamento c’è qualcosa di maggiore e più importante, che, soprattutto in una fase delicata come questa, deve essere preso in considerazione». Partita va rigiocata? «Il governo farà la sua parte e si arriverà a una soluzione, ma non può legittimare deroghe a sue disposizioni o a quelle delle Regioni». Parola a Paniz, per lui l’ordinamento dello Stato conta meno di quanto stabilito da Figc e Lega: «Il caso è molto semplice. Ci sono delle regole molto chiare, che sono state stabilite dalla Lega e dalla Figc, d’intesa con il governo. E queste regole non sono state rispettate dal Napoli, che ha commesso errori su errori».
Il Mattino