Il primo ad arrivare è Dries Mertens, poi via via tutti gli altri. Si tratta di un tampone diverso, stavolta e non c’è alcuna voglia di scherzare. Gli azzurri non nascondono le loro ansie: non sono preoccupati per loro, ma il pensiero va ai figli e alle mogli che sono a casa che rischiano il contagio. L’unico dato di fatto evidente è che non ci sono azzurri, al momento, con sintomi di positività. C’è la Juventus domenica sera, la madre di ogni partita. Ma il pensiero è un altro. Lo spettro del Covid 19 aleggia su Castel Volturno. Gattuso porta i ragazzi in campo come da programma, c’è anche Insigne che ha cominciato la sua riabilitazione. Impossibile far finta di nulla. Il protocollo qui è rigoroso: nel centro tecnico entrano solo quelli del gruppo squadra e ieri il gruppo è stato persino ridimensionato nelle presenze. E anche i tamponi: non solo i calciatori, ma i prelievi li hanno fatto anche gli addetti alle pulizie. Insomma, è una fase delicatissima per la vita di questi ragazzi, con Osimhen, mister 80 milioni che è l’unico che quando esce dalla sede sembra spensierato. Beata gioventù. Qualcuno degli azzurri ha chiamato qualche calciatore del Genoa, qualcuno è risentito, persino arrabbiato, con quelli del Grifone per queste ore da incubo.
Fonte: Il Mattino