Per piacere quella del Napoli non chiamatela panchina

Non si può assolutamente considerare una panchina quella di cui ha a disposizione mister Gattuso. Lo si evince anche dai voti de il Mattino

6,5 ELMAS 
Chiaro che per Zappacosta il gioco diventa più semplice se il suo cliente diventa il macedone piuttosto che Insigne perché non ha certo la fantasia di Insigne. Prezioso in fase difensiva lo è, per carità, ma con lui Gattuso perde uno dei suoi lancieri offensivi. Si costruisce con qualità il proprio sigillo personale. 

6 MAKSIMOVIC 
Passo preciso, il Genoa dopo che ha preso il secondo gol diventa anche sotto il profilo caratteriali molto docile, come se avesse subito l’impatto. Destro gli gironzola attorno ma senza riuscire a impensierirlo e non c’è mai una sbavatura in ogni sua lettura dei timidi attacchi del Genoa. 

6 LOBOTKA
Con Fabian a formare la linea a due, in una formula per lui piuttosto inedita. Ma che va testata. L’argine tiene bene, Behrami e soci non riescono né a tenere il possesso né a fermare le ripartenze. Lo slovacco ha meno fantasia di Zielinski, eppure come regolarità sembra essere più affidabile perché sai sempre dove sta. 

6,5 POLITANO 
La difesa è già un cumulo di maceria quando l’ex interista fa il suo ingresso in campo: il sesto gol è il premio per un calciatore che ha perso la maglia da titolare ma che entra ancora in corso d’opera e non si tira indietro. Con i 5 cambi, Politano è un piccolo tesoro da tenere ben custodito. 

6 GHOULAM
Non fa il terzino sinistro, ma gioca come esterno davanti a Hysaj come punta avanzata, proprio perché Gattuso non vuole saperne di cambiare il suo sistema di gioco. Servono interpreti di varia natura e l’algerino prova a dare una mano anche in fase di copertura anche se il Genoa alza la bandiera bianca con moltissimo anticipo. 

 Fonte: IL Mattino

CalcioNapoliPanchinavoti
Comments (0)
Add Comment